Legambiente si prepara alla conferenza di Rio+20 con una grande mostra che verrà inaugurata il 15 giugno a Roma per testimoniare come sia possibile”Fare economia nel rispetto del Pianeta e delle persone”. La conferenza che si svolgerà a Rio de Janeiro dal 20 al 22 giugno è un’occasione importante per porre l’attenzione dei governi e dei cittadini sulle necessità di uno sviluppo sostenibile per il Pianeta.
La mostra allestita nelle Scuderie di Palazzo Ruspoli a Roma racconta attraverso le testimonianze italiane come il nostro Paese aderisce o sta cercando di senesibilizzarsi sulle tematiche principali che verranno trattate nel summit mondiale di Rio+20: la Green economy nell’ambito dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà, e il sistema di governance globale per lo sviluppo di politiche sostenibili. Come ribadito da Legambiente, l’alleanza tra industria e cittadini, la coesione sociale tra imprese ed economia sostenibile, la lotta alla riduzione delle emissioni di CO2, unite al recupero di risorse e di territorio sono alla base del futuro della Terra.
Le argomentazioni sostenute dall’associazione ambientalista e rappresentate dalle opere in mostra verranno anticipate in un convegno in cui si discuterà dell’opportunità di un confronto internazionale del nostro Paese in vista del summit di Rio+20. In Italia ci sono difatti realtà che attraverso esperienze di welfare, di impresa e di gestione dei beni comuni, sono riuscite ad investire nella cultura della legalità e hanno saputo fare un’economia altra. Un’economia che pone le sue fondamenta sulla qualità e la specificità del territorio, sull’innovazione dei processi di produzione e sul protagonismo delle comunità locali. Attraverso il racconto di queste piccole realtà Legambiente celebra la conferenza mondiale di Rio+20 in una mostra-documentario allestita con l’uso di pannelli in cartone interamente riciclato e riciclabile, attraverso le performance di artisti di strada e video, foto e clip. Inoltre sarà disponibile una App scaricabile con iPhone e Android.
[Fonte e foto: Legambiente]
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