Come se non bastasse la terribile notizia dei rinoceronti di Giava estinti in Vietnam, ora uno studio del WWF ce ne manda un’altra che rende la situazione ancora peggiore: nei soli primi 10 mesi dell’anno 2011 il numero di rinoceronti uccisi dai bracconieri ha già superato il numero di quelli che erano stati uccisi in tutto il 2010.
Finora 341 animali sono stati uccisi a causa del bracconaggio da gennaio a fine ottobre, mentre in tutto lo scorso anno il numero si era fermato a 333. I motivi sono vari, ed il principale è quello del mercato della medicina tradizionale cinese, molto diffusa in Oriente e nel Sud Est Asiatico, secondo cui le proprietà del corno del rinoceronte sono curative. Recentemente, il Vietnam, che ha annunciato lo scorso mese di non avere più nemmeno un rinoceronte di Giava nel suo territorio, ha ammesso che di essere il primo fornitore mondiale di corna di rinoceronte. Ora saranno contenti di non avere più un’intera razza di questi animali da cacciare, speriamo solo che cerchino di preservare le altre che sono rimaste.
Il valore di un rinoceronte va ben oltre il suo corno. I rinoceronti sono stati parte integrante del mondo naturale per decine di milioni di anni, e l’umanità sta causando cali drammatici in solo pochi decenni
ha spiegato il dottor Barney Long, esperto di specie asiatiche del WWF, secondo cui però c’è ancora la speranza di invertire questa macabra tendenza.
Il bracconaggio è stato un punto di riferimento per le forze dell’ordine in Sudafrica, che ha la più grande popolazione mondiale di rinoceronti, e molti personaggi di alto profilo sono stati arrestati. Eppure, gli ufficiali stanno ancora lottando contro i cartelli del bracconaggio pesantemente armati che sono sospettati di avere il sostegno della criminalità organizzata con basi nel Sud-Est asiatico.
In Sudafrica le autorità fanno quello che possono per fermare il bracconaggio, ma questo fenomeno rimane dilagante nei Paesi confinanti ed in altri posti in cui ciò è ancora possibile senza l’opposizione delle autorità. L’unico modo per evitare che tutto ciò accada è che sia il mercato a dare una risposta, e a rifiutarsi di rendersi complice di questo che è un vero e proprio eccidio.
[Fonte: Treehugger]
Lesa 28 Marzo 2018 il 3:43 am
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