Ci continuano a raccontare che c’è la crisi, e noi continuiamo a rispondere che il modo per uscirne è investire nella green economy. Finalmente anche in Italia se ne stanno accorgendo, vedendo qualche timido tentativo del Governo per rilanciarla, ma questo dato ufficializzato ieri dallo United Nations Environment Programme (UNEP) e dal Renewable Energy Policy Network for the 21st Century (REN21) ne è la prova provata: nonostante in tutto il mondo l’economia stia crollando, il settore delle rinnovabili ha fatto registrare un record di investimenti nel 2011.
Il totale dei soldi investiti soltanto nello scorso anno in tutto il pianeta in energia solare, eolica ed altre fonti pulite è stato 257 miliardi di dollari, circa 205 miliardi di euro. L’incremento rispetto all’anno precedente (che non era record, visto che quello apparteneva al 2010) è stato del 17% e di quasi il doppio rispetto al 2007. Il settore che ha trainato il carrozzone è senza dubbio quello del solare. Un po’ la consapevolezza diffusa dell’utilità di questa fonte rinnovabile, ma soprattutto il crollo del prezzo delle materie prime hanno fatto registrare un +52% negli investimenti, in particolar modo nei piccoli impianti come quelli sui tetti delle case.
L’incognita ora è per l’anno prossimo. I grandi Paesi come Stati Uniti e Gran Bretagna, ed in parte anche la Spagna e qualche altro Paese europeo stanno cominciando a tagliare o eliminare del tutto le sovvenzioni statali. Il rischio è che la domanda crolli senza aiuti da parte dello Stato, ma bisogna ammettere che, essendo crollati i prezzi, può darsi che gli investimenti si riescano a fare ugualmente. Anche perché, e questo è davvero paradossale, sono proprio le banche a cominciare ad aiutare il settore visto che, trattandosi di un investimento sicuro, sembra che quello sia uno dei pochi settori che continuano a finanziare. Secondo lo stesso rapporto tutti questi investimenti hanno portato il mondo ad essere alimentato per il 16,7% da energia rinnovabile. Non ancora abbastanza, ma senza dubbio è un dato incoraggiante.
[Fonte: Treehugger]
Photo Credits | Thinkstock
Commenti (1)