Il futuro dell’Italia si gioca nella possibilità di aumentare il ruolo delle fonti rinnovabili. Questo ruolo va riferito nel contesto della nostra economia e del sistema energetico, tenendo conto anche delle caratteristiche dell’Italia, che non è un grande produttore di petrolio, di gas e carbone e che non ha neanche il nucleare.
Questo in sintesi il discorso del ministro Corrado Clini nella prima giornata di Solarexpo a Verona (9-11 maggio 2012), in occasione degli “Stati generali delle rinnovabili e dell’efficienza energetica in Italia”. Dunque il nostro Paese deve puntare sull’energia pulita, fondamentale anche per la salvaguardia dell’ambiente e del protocollo di Kyoto perché a zero emissioni, ma non solo: investire sulle nuove tecnologie e nell’innovazione significa anche eccellere nei mercati internazionali.
Come precisa il ministro
I numeri del mercato globale dell’energia dicono che nel 2011 in assoluto le fonti rinnovabili hanno attratto la quota maggiore di investimenti, maggiori ad esempio rispetto all’estrazione del gas. Il che vuol dire che i grandi investitori internazionali credono che lo sviluppo delle rinnovabili sia uno dei driver più importanti per la competitività del mercato globale dell’energia.
Con queste parole Clini sembra aver risposto in parte alle richieste delle associazioni e delle imprese del settore, che a lui e in occasione dell’apertura della Fiera di Verona, avevano rivolto delle richieste ben precise per incentivare l’uso delle rinnovabili in Italia e snellire la burocrazia a riguardo. Proprio nel salone internazionale si stanno valutando in questi giorni le ripercussioni dell’incertezza del nostro Paese sulle politiche energetiche che di fatto, con il Quinto conto energia per il fotovoltaico e con il decreto di incentivazione per le altre rinnovabili, hanno bloccato gli incentivi e ridotto gli investimenti del settore. Come spiega il direttore scientifico di Solarexpo, Luca Zingale
Nel momento in cui il barometro del solare e delle altre tecnologie energetiche innovative potrebbe solo segnare brutto tempo proprio da Solarexpo parte un segnale chiaro: di grandissima vitalità del settore e delle sue tante e giovani imprese, di generazione di massa critica economica e di visibilità nei confronti del governo tecnico e dei decisori politici, di orgogliosa affermazione di poter e voler crescere ancora.
[Fonte: Ansa]
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