E’ giunto il momento di lasciare il passo alle economie emergenti. poco male quando si parla di energie rinnovabili. Sì perché una delle principali cause dell’inquinamento è il forte utilizzo di carbone ed altri combustibili fossili che aumentano vertiginosamente le emissioni di CO2. Per questo molti Paesi hanno deciso di investire più nel settore “pulito” che in quello inquinante. Secondo l’ultimo rapporto della IEA, nei prossimi 5 anni la produzione di energie rinnovabili continuerà ad un ritmo sostenuto, e lo dovremo soprattutto ai Paesi in via di sviluppo.
Se negli ultimi 5-10 anni il comparto delle rinnovabili è stato trainato da Stati Uniti, Germania, Regno Unito, dai Paesi scandinavi ed anche dall’Italia, le nazioni che in futuro traineranno il mercato saranno Brasile, Cina e India. Nonostante il periodo di incertezze economiche ed il rallentamento nel settore di alcune economie, come quella italiana, si stima che nei prossimi 5 anni l’incremento delle energie rinnovabili in tutto il mondo possa toccare il 40%, in particolare grazie all’idroelettrico, solare ed eolico.
Analizzando i 15 Paesi chiave degli ultimi anni nel settore, e quelli emergenti, è risultato chiaro come circa due terzi di questo incremento saranno attribuibili proprio a questi ultimi, di cui il 40% soltanto alla Cina. Tra i Paesi industrializzati invece si stima che soltanto Stati Uniti e Germania dovrebbero riuscire a mantenere il passo. Il motivo per cui avviene questo fenomeno va attribuito ancora una volta alla politica che può incrementare l’apporto delle rinnovabili grazie ai sussidi. Per questo le nazioni più coinvolte nella crisi che vedono il taglio del supporto, come l’Italia, usciranno dal novero delle nazioni con più rinnovabili, mentre chi continuerà a sostenerle rientrerà nel gruppo di quelli che investono maggiormente in questo campo.
Altro motivo per cui la produzione si sposterà verso i Paesi in via di sviluppo è che in questi la domanda di elettricità è in aumento e continuerà ad incrementarsi nei prossimi anni. Essendo consapevoli che non si può continuare ad inquinare, questi Paesi hanno intenzione di soddisfarla attraverso l’energia pulita. A completare il quadro c’è anche la maturazione completa di alcune tecnologie che permettono di recuperare elettricità in modo pulito, sicuro ed economico, molto di più rispetto a 10 anni fa, e dunque più conveniente anche per Paesi notoriamente poveri.
[Fonte: IEA]
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