Ora, però, torniamo sull’argomento sulla scia del grande successo mediatico ottenuto dall’intervista di Grillo a Rifkin, e pubblicata sul suo ormai celeberrimo e seguitissimo blog.
Ma veniamo alla tanto discussa intervista.
Tema principale è ovviamente il problema dell’energia oggi, nell’era del picco del petrolio.
Secondo il famoso economista e scrittore americano, l’oro nero finirà molto prima di quanto si creda, probabilmente già nel 2010.
Il risultato prospettato da Rifkin è davvero apocalittico: sulle nostre tavole non ci sarà più da mangiare senza il petrolio.
E direi che di questo abbiamo già avuto un assaggio, qualche tempo fa, quando benzina nei distributori non ce n’era e i supermercati erano desolatamente vuoti, come i nostri frigoriferi d’altronde.
Sole, vento, acqua, calore geotermico rappresentano una risposta concreta all’esaurimento del petrolio.
La risposta, quando queste risorse, per motivi legati ai cicli stagionali, non fossero disponibili è individuata nell’idrogeno, come pubblicato anche nel suo libro Economia all’idrogeno.
Gli impianti nucleari presenti nel mondo sono complessivamente 439.
Essi producono solo il 5% dell’energia totale.
Per arrivare a produrre il 20% dell’energia che ci serve dall’atomo, riducendo così l’impatto ambientale, dovremmo costruire 3 centrali atomiche ogni 30 giorni, per i prossimi 60 anni, per un totale di 2.000 impianti nucleari.
Per non parlare delle scorie! Dove le mettiamo?
Non c’è più disponibilità di acqua per raffreddare i reattori, come successe in Francia tre anni fa, a causa del problema della siccità.
Inoltre, il nucleare attrarrebbe attacchi terroristici, facilitando la scelta dei bersagli degli attentati.
Questa sarebbe la terza rivoluzione industriale e l’Italia, a detta di Rifkin, ha già tutti i mezzi per realizzarla, più di chiunque altro. Cosa stiamo aspettando?
paolomot 26 Giugno 2008 il 6:40 pm
Fin troppo ottimista
Federica87 26 Giugno 2008 il 6:58 pm
Il problema è che in Italia non ci guadagnerebbe nessuno con le rinnovabili!!! Rimarremo inditero come al solito, o almeno finchè quei Matusa dei politici non moriranno e ci sarà un cambio di politica generazionale.
enone 27 Giugno 2008 il 3:00 am
Eh Gia’…
…Non Sentite Anche Voi Uno Strano Odore Nell’Aria?