Un blitz del Noe ha smascherato la notte tra l’8 ed il 9 marzo un giro di rifiuti sporchi provenienti dalla Campania, che venivano smaltiti illecitamente nei due termovalorizzatori, ora sotto sequestro, situati a Colleferro, alle porte di Roma.
I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Roma hanno arrestato tredici persone, con l’accusa di associazione per traffico illecito di rifiuti e truffa allo stato. A coordinare le operazioni di sequestro il capitano Pietro Rajola Pescarini. Tra i finiti in manette ci sono anche i dirigenti del consorzio che si occupa dello smaltimento e alcuni responsabili dell’Ama per il ciclo dei rifiuti.
Le accuse che hanno scatenato gli arresti dopo una serie di accurate indagini parlano di violazione di tutte le norme previste per i termovalorizzatori. In pratica a Colleferro finiva nei termovalorizzatori immondizia di ogni genere, senza alcun tipo di selezione, rifiuti pericolosi inclusi. Questi ultimi fatti arrivare apposta apposta, e non ce ne stupiamo, dalla Campania, per una volta però anzichè entrare nella regione meridionale tristemente nota per gli smaltimenti di rifiuti illeciti, ne uscivano nel flusso verso il Lazio.
I guadagni di queste attività illecite erano enormi, perchè si facevano passare anche i rifiuti pericolosi come Cdr, spazzatura che può essere riconvertita nei forni dei termovalorizzatori per ottenere un consistente recupero energetico.
Gli operai che lavoravano nell’impianto di Colleferro erano costretti a non denunciare quanto accadeva alle autorità giudiziarie con vessazioni continue, tra le quali anche la sospensione dal lavoro e contestazioni disciplinari ingiustificate.
Addirittura i pneumatici dei veicoli venivano fatti bruciare nei termodistruttori, malgrado le rimostranze e le giustificate perplessità degli stessi addetti ai lavori nei confronti dei responsabili dell’impianto sull’effettiva legalità di quanto stava accadendo. Ma c’è di più, a Colleferro si riuscivano anche ad ottenere incentivi statali in campo energetico. Truffa su truffa, insomma, fortunamente, grazie al lavoro del Noe, smascherata.
[Fonte: Ansa]
Giovanni Hermanin 9 Gennaio 2014 il 12:40 pm
L’ultima bufale del NOE. C’è veramente da preoccuparsi per questo paese.
Giovanni Hermanin 9 Gennaio 2014 il 12:42 pm
L’ultima bufale del NOE. C’è veramente da preoccuparsi per questo paese. Prima di quella odierna.