Parlare di emergenza rifiuti a Napoli è ormai un eufemismo. L’emergenza è una situazione di pericolo che si viene a creare all’improvviso, ma la situazione tragica del capoluogo campano va avanti da più di 20 anni. Per questo ieri è sceso in campo persino il Presidente della Repubblica, il quale ha definito la situazione dei rifiuti nella sua città un’urgenza. Ed ha ragione, dato che si tratta di una situazione insostenibile, aggravata dal fatto che la politica, per puri giochi di palazzo, sembra aver abbandonato la città.
Il neosindaco De Magistris, forse un po’ incautamente, aveva promesso che in 5 giorni avrebbe liberato la città dai rifiuti. I 5 giorni sono passati, come sono passate le settimane che anche Berlusconi aveva annunciato come cruciali per togliere la spazzatura dalle vie cittadine, ma i sacchetti continuano ad aumentare. La colpa però non si può attribuire al sindaco, dato che ogni suo tentativo è stato “boicottato” dai vertici del Governo, ed in particolare l’indice è puntato sulla Lega Nord che, ponendo il veto sul trasporto dei rifiuti fuori dalla Regione, ha praticamente tagliato le gambe ad ogni tentativo di risoluzione.
Oltre a tutto ciò, e al caldo che fa diventare l’aria ancora più irrespirabile, ieri si è aggiunto un nuovo tassello a questo triste mosaico: il termovalorizzatore di Acerra, che avrebbe dovuto risolvere i problemi della Campania, è stato spento. Un guasto che ha coinvolto tutte e tre le linee funzionanti ha costretto i tecnici a bloccare l’impianto, e così nemmeno quella piccola percentuale di rifiuti che poteva essere smaltita, ora verrà bruciata.
E così non resta che appellarsi alle più alte cariche dello Stato, nel tentativo di risolvere l’impasse. Per questo Napolitano si è rivolto al Governo per togliere il veto della Lega e dare un po’ di respiro alla città e alla provincia che versano “in condizioni disperate”, spiega il Capo dello Stato. Nell’attesa che le Istituzioni facciano qualcosa, il Comune cerca di fare il possibile con quello che ha, tanto che De Magistris ha promesso che tutti i soldi presenti nelle casse comunali saranno spesi per alleviare le sofferenze dei napoletani. Così sono partite raccolte di rifiuti 24 ore su 24, rilascio di disinfettanti sui cassonetti e sui cumuli che rimangono sulle strade e scorta armata ai compattatori delle aziende che si occupano di gestione rifiuti.
I cittadini però sono stanchi, ed ancora una volta questa mattina sono scesi in strada per lanciare i sacchetti in modo da bloccare gli accessi alle vie cittadine. Purtroppo, come spesso accade, nella confusione si è infiltrata la camorra, i cui affiliati hanno cominciato a dare alle fiamme, in vari punti della città, i cassonetti, in modo da rendere ancora più complicati i lavori di recupero delle 20 mila tonnellate di rifiuti che giacciono per strada. Ecco uno dei tanti video che girano in rete sulla situazione disperata dei roghi.
Shad 1 Marzo 2017 il 2:23 am
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