Prosegue l’emergenza rifiuti a Napoli. Sarebbero 6.500 le tonnellate di spazzatura riverse per le strade della città e nei territori della provincia. Rispettivamente si parla di 3.00o tonnellate solo nel capoluogo e di altre 3.500 sparse nell’hinterland. Il miracolo dei tre giorni non è avvenuto. La raccolta è ferma. I camion hanno sversato 718 tonnellate nella discarica di Chiaiano, l’unica attualmente attiva nel napoletano. Ma gli autocompattatori sono colmi e non possono raccogliere altri rifiuti dalle strade, malgrado l’ufficio flussi abbia autorizzato gli sversamenti negli stir di Tufino, Battipaglia e Caivano.
Le cifre a dir poco esorbitanti sulla quantità di spazzatura accatastata sono state confermate oggi dall’assessore all’Igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli. E’ lo stesso Giacomelli a riferirsi al problema dei rifiuti a Napoli definendo la situazione drammatica. Drammatica soprattutto perché al momento non si intravedono soluzioni valide per uscirne.
Le altre province non vogliono i rifiuti, ha spiegato Giacomelli, ma conferiscono nel termovalorizzatore di Acerra la loro frazione secca. Forse una soluzione da adottare sarebbe quella di bloccare il conferimento, presso l’impianto di Acerra, dei rifiuti provenienti dalle città delle altre province.
Questa mattina alla riunione tecnico operativa svoltasi in prefettura il prefetto Andrea De Martino ha dichiarato che informerà presto il governo che al momento non ci sono soluzioni.
La situazione è davvero critica, specie dopo la chiusura della cava Sari predisposta dal sindaco e dopo che è sfumata l’ipotesi di dirottare i rifiuti di Napoli verso l’Emilia Romagna.
Intanto anche Palermo soffre nuovamente la questione rifiuti, con diversi roghi appiccati nelle ultime settimane, ogni notte, ai cassonetti e alle mini discariche formatesi per le strade. La popolazione è esasperata dal cattivo funzionamento della raccolta che procede sempre più a rilento.
Gli incendi si sono registrati nei quartieri periferici di Bonagia, allo Zen, al Brancaccio e anche a Bagheria, alle porte della città.
SdG 16 Novembre 2010 il 7:53 pm
ROTFL, 650.000 tonnellate mi sembrano un po’ troppe perfino per Napoli. Vedi bene, forse sono tremila…. 😀
Paola Pagliaro 17 Novembre 2010 il 12:09 am
in effetti, battuta dell’agenzia di stampa sbagliata… corretto 🙂
Anonimo 17 Novembre 2010 il 3:22 pm
Siamo tràquelli che paghiamo la tassa sui rifiuti più alta, e stiamo affogando nella spazzatura, con lo spettro di un disastro ambientale, paghiamo un servizio inesistente, questa è camorra, esorterei tutti i napoletani a non pagare questi ladri che ci governano.
Paola Pagliaro 17 Novembre 2010 il 3:53 pm
hai ragione, ormai è emergenza da anni! E quando dai piani alti si limitano a commentare che non ci sono soluzioni per uscirne, non è che ci si senta tanto rassicurati!
esposito antonio 27 Dicembre 2010 il 7:41 pm
propongo al popolo napoletano, quando ci saranno le prossime elezione di qualsiasi genere ,evadere le votazioni
Paola Pagliaro 2 Gennaio 2011 il 10:14 pm
o magari se non ci si sente rappresentati, votare comunque i candidati migliori… o almeno quelli che hanno nel programma un piano rifiuti decente!