La Commissione europea ha deferito il nostro Paese alla Corte di giustizia per non aver rispettato gli accordi e le prescrizioni legali per lo smaltimento dei rifiuti nel Lazio. Insomma l’annosa questione della chiusura-non chiusura della discarica di Malagrotta. Nel testo compilato a Bruxelles si legge che le autorità italiane hanno
Dato un’interpretazione restrittiva del concetto di sufficiente trattamento dei rifiuti riempiendo la discarica di Malagrotta a Roma e altre nel Lazio con rifiuti che non hanno subito il trattamento prescritto.
Il trattamento dei rifiuti da destinare alla discarica di Malagrotta era stato richiesto alle autorità della regione Lazio dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini, ma come sappiamo la questione “Malagrotta” è stata e continua ad essere motivo di scontro tra il ministro e il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Nel botta e risposta e nella mancanza di responsabilità dall’una e l’altra parte sono da vedere le cause che hanno causato il deferimento dell’Italia da parte dell’Unione europea. L’inchiesta della Commissione ha rivelato che parte dei rifiuti urbani prodotti nel Lazio non è stata trattata negli impianti di processo meccanico-biologico (Mbt) prima di venire accumulati nella discarica di Malagrotta e in altre discariche laziali perché la Regione non è in grado di gestire una quantità tale di rifiuti.
I rifiuti sono quindi stati interrati senza essere stati prima sottoposti ad un adeguato trattamento che avrebbe stabilizzato la loro parte organica, con conseguenze per l’ambiente non da sottovalutare. Il rischio è nell’inquinamento dei terreni e delle falde acquifere sottostanti con possibili conseguenze per la salute dei cittadini. Senza contare il fatto che la maggior parte di questi rifiuti potevano essere riciclati ridando nuova vita alle materie prime, riducendo le emissioni di CO2 e lo sfruttamento delle risorse. Per l’Italia il processo Mbt richiesto dall’Europa si poteva tradurre in una semplice frantumazione dei rifiuti, aspetto che la Commissione ha scartato a priori perché sminuzzare o frantumare rifiuti non vuol dire eliminare i possibili effetti negativi sull’ambiente e la salute dei cittadini. Clini rassicura che il monito europeo sarà utile per migliorare la gestione e lo smaltimento dei rifiuti perché
Dove non siamo riusciti con piani, decreti e norme, come spesso accade in Italia forse riusciremo con input esterni.
Davvero?
[Fonte: Ansa]
[Photo Credit | Thinkstock]