Era un provvedimento inevitabile, ed infatti non è stato evitato. Arriva oggi la conferma che l’Italia ed il suo Ministro dell’Ambiente Corrado Clini sono stati deferiti presso la Corte di Giustizia europea per il caos rifiuti. Sotto accusa essenzialmente ci sono i ritardi nelle politiche di smaltimento corretto dell’immondizia da parte del nostro Paese che, di conseguenza, portano ancora ad ingrossare le discariche, le quali anziché essere chiuse devono essere sempre più ingrandite.
Per la precisione stavolta l’accusa arriva per quanto riguarda la gestione nella Regione Lazio dove sappiamo che il caso di Malagrotta sta assumendo proporzioni inaccettabili. Secondo Clini il commissario europeo all’ambiente Janez Potocnik, il responsabile di questo provvedimento nei confronti del nostro Paese, ha apprezzato il nostro impegno (figuriamoci cosa sarebbe accaduto se non lo avesse apprezzato), ma si tratta di un atto dovuto vista la situazione di stallo in cui si trova l’Italia ed in particolare il Lazio.
E dopo la difesa, parte subito l’attacco. Secondo Clini la responsabilità è di chi non utilizza a dovere gli strumenti forniti. Ad esempio il trattamento meccanico biologico, di cui il Lazio è fornito e che servirebbe per trasformare i rifiuti in carburante, viene utilizzato solo per meno del 50%, mentre la raccolta differenziata, in particolare quella dell’umido, procede a tassi molto più lenti rispetto alla tabella di marcia. Tutto ciò costringe a rinviare ulteriormente la chiusura della discarica di Malagrotta che in teoria non sarebbe utilizzabile da anni, ma che anziché chiudere continua ad allargarsi.
Per questo ora il Ministro ha convocato le parti in causa, ovvero l’Ama, la municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti, per il 20 marzo. L’obiettivo è intraprendere un piano d’azione vincolante che, con la collaborazione della Provincia di Roma e del Comune possa sbloccare le autorizzazioni necessarie e rivedere l’intera gestione dei rifiuti di Roma e del resto della Regione.
Photo Credits | Getty Images
Stanley 1 Marzo 2017 il 12:57 am
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