La riduzione degli sprechi è uno dei punti cardine del vivere ecologico, e così ognuno di noi può tentare di raggiungere questo “obiettivo” nel proprio piccolo. Ma se anziché una persona comune, a farlo è un colosso come la catena di hotel di lusso Hilton, anche un piccolo cambio di abitudini può risultare enorme.
Certo, poi da qui a dire che l’Hilton sia una catena ecologica ce ne passa, ma il piccolo passo effettuato con il Global Soap Project è comunque apprezzabile. Questo progetto si basa sull’evitare gli sprechi di sapone. In pratica, come accade in quasi tutti gli alberghi, agli ospiti è fornita una barretta di sapone per le mani nuova, ancora incartata. A meno che uno non prenda la residenza nella camera d’albergo, quando la lascerà non ne avrà consumato nemmeno un decimo, ma per questione di igiene la barretta non può essere rifilata ad un altro ospite, ma va gettata e sostituita con una nuova.
Che fine fanno tutte queste barrette di sapone? I dirigenti dell’Hilton hanno deciso di riciclarle. Attraverso il loro progetto, hanno deciso di raccoglierle e portarle in un grande centro di recupero dove vengono sciolte e da cui viene ricavato nuovo sapone da regalare alle popolazioni più sfortunate, come i campi profughi.
Anche se può sembrare poco, basti pensare che nel solo Nord America ogni giorno si parla di recuperare circa due milioni e mezzo di barrette di sapone, per un totale di 25 tonnellate di sapone in tutti i 300 alberghi del mondo. Il primo tentativo è andato a buon fine, visto che sono state rifornite di questi beni le poverissime popolazioni della Repubblica del Sud Sudan, una nazione appena nata e tra le più povere al mondo, tanto che ha i tassi di mortalità infantile tra i più alti. Molte delle cause di questi decessi sono attribuibili alla scarsa igiene, ed anche se questo sapone non risolverà il problema, almeno darà una mano a queste popolazioni sfortunate.
[Fonte: Treehugger]