Nonostante le regole siano europee, i risultati sono nazionali. La European Environment Agency ha stilato il suo rapporto, riguardante l’anno 2010, sul tasso di riciclo dei rifiuti nei 32 Paesi che compongono l’Unione Europea. L’Italia, inutile dirlo, non risulta in nessuna graduatoria tra le migliori. In termini di riciclo pro capite, i Paesi che si sono comportati meglio sono come sempre quelli più settentrionali come Austria, Germania e Belgio, mentre quelli che sono indietro, ma hanno dei tassi di crescita più elevati, sono i Paesi che compongono la Gran Bretagna.
Ad ogni modo i dati europei sono incoraggianti. Nel Vecchio Continente al 2010 risultavano riciclati più di un terzo dei rifiuti (il 35% per la precisione), mentre l’obiettivo è di raggiungere il 50% entro il 2020. Se per alcune nazioni non sembrano esserci problemi, per altre invece si prevede una fatica immensa. Tra questi l’agenzia non cita l’Italia, che comunque sta facendo la sua parte, ma i Paesi dell’Est come Bulgaria e Romania che oggi riciclano solo pochissime quantità di rifiuti solidi urbani (la Romania ha tassi dell’1%) e per raggiungere l’obiettivo dovrebbero aumentare la loro produzione del 4% all’anno. Si tratta di tassi impensabili se consideriamo che l’Inghilterra, che è il Paese con il tasso di crescita più rapido, registra un +2,7% all’anno, e l’Irlanda, che è seconda, un 2,4.
In totale il Paese che fa meglio è l’Austria che ha già superato l’obiettivo al 2020 facendo registrare un tasso di riciclo del 63% dei rifiuti, seguita dalla Germania (62%), Belgio e Svizzera (51). Ma per dare una mano all’ambiente ci sono anche altri strumenti, come ad esempio la riduzione dei rifiuti prodotti. In questo caso la Bulgaria è a sorpresa il Paese che fa meglio di tutti, facendo registrare in 6 anni una riduzione del 18%, contro un -17% dell’Estonia ed un -12 di Slovenia e Regno Unito.
E l’Italia? Noi ci collochiamo nel mezzo. Secondo i dati più recenti che riguardano il 2011, il nostro Paese produceva tra i 500 ed i 600 kg di immondizia all’anno per ogni cittadino, che ci permettono di collocarci all’incirca a metà classifica tra i Paesi che producono più rifiuti. Una classifica che vede in testa la Danimarca (che però è anche quella che tratta di più i rifiuti) ed in coda l’Estonia. In quanto a trattamento dei rifiuti ci collochiamo esattamente sulla media europea (486 kg a persona sono trattati mediamente, mentre in Italia sono 505), ma purtroppo il trattamento non è destinato al riciclo dato che abbiamo un tasso inferiore a quello europeo (21% contro il 25), ed invece un tasso di destinazione in discarica molto più elevato con quasi la metà dei rifiuti (49%) che finiscono lì, contro una media del 37%.
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