Rifiuti elettronici, parte l’uno contro uno ovvero il ritiro in negozio. Da oggi 18 giugno cambiano infatti le regole per lo smaltimento di televisori, cellulari, foto e videocamere, computer, lavatrici e tutti i rifiuti elettrici ed elettronici, i cosiddetti Raee.
Chi acquista un nuovo apparecchio potrà consegnare quello vecchio e/o non più funzionante direttamente al distributore. Sarà compito proprio del negoziante e senza ulteriori oneri economici per il consumatore provvedere al corretto smaltimento dello stesso.
Il perché del decreto ministeriale, il numero 65 del 2010, è presto detto: basti guardare agli ultimi dati sul peso dei rifiuti elettrici ed elettronici diffusi dal Centro di Coordinamento Raee. A incidere maggiormente sulla mole di immondizia elettronica sono i televisori e i monitor che nel 2009 hanno raggiunto quota 57,9 milioni di chilogrammi.
A ruota i frigoriferi che pesano 56,9 milioni di chili seguiti dagli elettrodomestici grandi bianchi con 46,6 milioni di chili. Nella posizione successiva troviamo i piccoli elettrodomestici che incidono per un peso complessivo di 30,8 milioni di kg.
Ultime in classifica, ma pur sempre ingombranti, le sorgenti luminose che vanno ad intasare i cassonetti per un totale di 652.000 kg. Da queste cifre si evince la media dei rifiuti elettrici ed elettronici procapite in Italia: 3,21 kg e la cifra complessiva: 193 milioni di kg. Il dato è preoccupante, si tratta infatti del triplo rispetto ai rifiuti prodotti nel 2008.
La tecnologia, pensiamo ai computer ma anche alle televisioni e soprattutto ai telefoni cellulari, avanza a passi da gigante.
Siamo portati ad usare un prodotto molto meno della sua effettiva durata, attratti nella ragnatela del nuovo modello sul mercato. Le conseguenze di questa corsa sfrenata al consumismo tecnologico sono una gran mole di rifiuti pericolosi da smaltire. Che non possono e non devono finire ad inquinare l’ambiente o nel cassonetto dei normali rifiuti.
La formula dell’uno contro uno interviene a stabilire un sistema di gestione semplificato per i Raee: saranno i distributori ad occuparsi del recupero al fine di incrementare la quantità di rifiuti elettronici raccolta e riutilizzata.
Ogni mese il negoziante dovrà trasportare il materiale di scarto recuperato presso i centri di raccolta previsti.
L’accumulo dei rifiuti elettronici nel negozio in attesa della consegna mensile dovrà avvenire in un luogo ”idoneo, non accessibile a terzi e pavimentato”, come stabilito all’articolo 3 del decreto.
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