Tempo di calcoli per capire a quanto ammonta la riduzione di CO2 nei nostri cieli a seguito del Piano efficienza voli degli aerei organizzato nel 2012. I numeri sono importanti, si parla infatti di 13.500 tonnellate di anidride carbonica non emesse, e oltre 4 mila tonnellate di carburante non utilizzato.
Arrivano i dati dell’Enav, ovvero della società nazionale per l’assistenza al volo, riguardo al Fep, il Flight Efficiency Plan ovvero il piano per l’efficienza dei voli aerei. Tale piano, come ha sottolineato Enav in un comunicato
nel rispetto della sicurezza e dei requisiti di capacità, ha consentito la riduzione delle distanze, dei tempi di volo e delle operazioni aeroportuali per la fase di movimentazione a terra con risparmi di carburante, rotte più dirette e meno inquinanti
Grazie all’ottimizzazione delle rotte aeree (e vari altri fattori), nel 2012 si è riusciti ad evitare ben 750 mila km di volato, con 80 mila minuti risparmiati nella fase di rullaggio. Come detto, si parla di ben 13 mila e 500 tonnellate di CO2 in meno grazie alle ottimizzazioni del piano. Numeri che sono relativi solo al 2012, cui si aggiungono i tagli permessi nel periodo compreso tra il 2008 (primo anno in cui si è operato con il FEP) al 2011. Le stime complessive dal 2008 a oggi parlano di quasi 100 mila tonnellate di carburante risparmiato.
Come ha spiegato di recente Enav
Questa operazione è stata possibile grazie alla formazione e l’addestramento specifico dei controllori del traffico aereo, all’aggiornamento dei sistemi tecnologici su tutti gli impianti, oltre che alla virtuosa collaborazione con l’Aeronautica Militare, per la gestione dello spazio aereo in maniera flessibile e coordinata.
Naturalmente, queste operazioni di ottimizzazione dei percorsi aerei giovano non solo ambiente, ma alle stesse casse delle compagnie, che solo per l’anno scorso hanno totalizzato più di 3 milioni di euro di risparmio in carburante non consumato.
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