Una più ampia adozione della pratica del riciclaggio di apparecchiature mediche, compresi quelli della chirurgia laparoscopica e utensili da taglio durevoli in genere buttati dopo l’uso, potranno permettere agli ospedali di risparmiare centinaia di milioni di euro l’anno e ridurre i rifiuti medici.
La raccomandazione, presentata in un’analisi dei ricercatori del Johns Hopkins Institute sulla rivista Academic Medicine, ha rilevato che, con un’adeguata sterilizzazione, ricalibratura e sperimentazione, il riutilizzo delle apparecchiature è sicuro.
Nessuno pensa davvero che i buoni ospedali producano enormi quantità di rifiuti, ma è così. Ci sono molte cose che gli ospedali possono fare per ridurre gli sprechi e i costi che essi non stanno attualmente facendo
dice l’autore Martin Makary, chirurgo e docente associato di sanità pubblica presso la Johns Hopkins University School of Medicine. Gli ospedali gettano di tutto, dai camici chirurgici e asciugamani ai ferri laparoscopici e costosi utensili da taglio a ultrasuoni, dopo un singolo uso. Nelle sale operatorie, alcuni elementi che non sono nemmeno utilizzati sono gettati via, i dispositivi monouso che vengono solo estratti dalla loro confezione devono essere buttati perché potrebbero essere stati contaminati. La scelta della risterilizzazione di tali dispositivi potrebbe ridurre la quantità di rifiuti inutili dagli ospedali.
Gli ospedali, aggiungono i ricercatori, sono sempre più attratti dal ritrattamento, perché i dispositivi riciclati possono costare la metà delle nuove apparecchiature. Solo un quarto degli ospedali negli Stati Uniti hanno utilizzato almeno un tipo di dispositivo medico riciclato nel 2002, e mentre il numero è in crescita, la pratica non è ancora diffusa. Il Banner Health di Phoenix riferisce di aver risparmiato quasi 1,5 milioni di dollari in 12 mesi per la sala operatoria riciclando il materiale, come i manicotti di compressione, dispositivi aperti ma non utilizzati, pulsossimetri e altro ancora.
Le preoccupazioni per la sicurezza con il ritrattamento include un possibile malfunzionamento dei dispositivi, il rischio di trasmissione di infezioni, e il dilemma etico che il riciclo possa avvenire in assenza del consenso del paziente. Il Governo americano richiede che tutte le apparecchiature riciclate debbano essere etichettate come tali, insieme al nome della società che le ha riciclate. Un recente studio condotto dalla US Government Accountability Office ha concluso che i dispositivi riciclati non presentano un aumentato rischio per la salute.
Fonte: [Sciencedaily]