Il suono che proviene da un’arma da fuoco fa rabbrividire. Ma queste armi possono anche suonare note dolci, se usate nel migliore dei modi. Arriva dal Messico il modo migliore per utilizzare un’arma, e cioè trasformandola in strumento musicale. Ci hanno pensato al Mexico’s Ciudad Juárez dove l’artista Pedro Reyes ha trasformato oltre seimila strumenti di morte in strumenti musicali.
Revolver, fucili e mitragliatrici sequestrati in tutto il Paese alle bande dei narcotrafficanti dovevano essere smaltite. Ma siccome si trattava di materiali pericolosi ed inquinanti, ecco che Reyes, artista di Città del Messico, ha deciso di utilizzarle a modo proprio. Sotto stretta sorveglianza, visto di che tipo di materiali stiamo parlando, ha ottenuto l’autorizzazione alla trasformazione in qualcos’altro. E lui li ha trasformati in 50 strumenti a fiato, a percussione e a corda, in un progetto dal nome decisamente evocativo: Imagine.
Nella sua splendida canzone John Lennon immaginava un mondo senza guerra e senza violenza. Anche se in piccolo, Reyes è riuscito a realizzare questo sogno grazie al concetto di riciclo creativo, cioè cambiare la destinazione d’uso di oggetti potenzialmente pericolosi, rendendoli utili per la comunità.
Il compito era difficile, ma sono riuscito ad estrarre dei suoni. E’ difficile da spiegare, ma la trasformazione è stata più che fisica. E’ importante considerare che molte vite sono state troncate da queste armi. Come se fosse stato fatto una sorta di esorcismo, la musica ha espulso i demoni dentro di loro
ha scritto Reyes sul suo blog in cui presenta il suo progetto. L’artista è stato scelto attraverso un bando governativo, intitolato “Palas por Pistolas” (pale per pistole), anche per un’altra finalità: trasformare 1527 armi in altrettante vanghe. Ora, dopo averlo fatto, Reyes le ha distribuite alle scuole della città per dei progetti per piantare alberi. La finalità, per dirla con le parole dell’artista stesso, è di trasformare un oggetto con finalità di morte in uno con finalità di vita. Decisamente ci è riuscito.
[Fonte e foto: Treehugger]