Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base di Cellulosa, ha indetto un concorso letterario per festeggiare i primi 10 anni di Riciclo Aperto. Il concorso, organizzato in collaborazione con la casa editrice Minumun Fax, vede all’opera tre importanti scrittori del panorama letterario nazionale, Diego De Silva, Paolo Giordano e Francesco Piccolo.
A loro tre il compito di riciclare gli incipit di tre classici contemporanei, Sabato sera, domenica mattina di Alan Sillitoe, Revolutionary Road, di Richard Yates e Il Migliore, di Bernard Malamaud. Avete capito bene, “riciclare tre classici…” eh, sì perché come si ricicla la carta, anche i romanzi d’autore possono tornare a nuova vita sotto un’altra forma.
Dalle riciclo-introduzioni i lettori dovranno completare una delle tre opere con quattro cartelle inedite e originale. C’è tempo fino al 15 marzo 2011 per riciclare un classico e per partecipare alla vincita di un angolo lettura interamente in cartone e una fornitura di libri.
Il concorso letterario, così come altre iniziative di Comieco, nasce per sensibilizzare sul concetto di riciclo, di rinascita di un oggetto sotto un’altra forma. Come tiene a precisare il presidente di Comieco, Piero Attoma
In 25 anni di attività, ha calcolato un professore della Bocconi, grazie alla nostra attività si è riciclato l’equivalente di 196 discariche. Abbiamo più che triplicato le raccolta nell’arco di un decennio e nel 2010 raccoglieremo oltre tre milioni di tonnellate derivanti dal circuito urbano.
Il riciclo di materiali in cellulosa è passato dal 45,9% all’80% da quando è partito Riciclo Aperto, e l’industria cartaria italiana ha potuto stampare su oltre 5 milioni di tonnellate di carta riciclata, pari al 60% della materia prima utilizzata. Dal 18 al 20 novembre 2010 Riciclo Aperto apre le porte di oltre un centinaio di filiere cartarie per mostrare il suo operato. Ma non solo la carta si può riciclare, persino i classici. Perchè? Ce lo spiega lo scrittore Francesco Piccolo
Italo Calvino nel saggio ‘Perché leggere i classici’ spiegava che un classico è tale perché è un momunento, sta lì per sempre. Ma un classico lo si può riscrivere proprio perché è un monumento che sta lì per sempre, nel senso che si può giocare con i classici, come si fa in musica quando si fanno le cover, la sostanza resta lì ferma proprio come un monumento.
Per maggiori informazioni e per scaricare la scheda di partecipazione, consultate la sezione del sito di Comieco alla sezione dedicata al concorso.
[Fonte: Libero news; Comieco]
[Foto: comieco]
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