Uno degli aspetti più negativi del Natale (oltre il consumismo folle) è il cumulo di imballaggi di plastica che rimane dopo lo scarto dei regali. A conti fatti, Sciencedaily spiega che ogni americano consuma in media 120 grammi di imballaggi di plastica per i regali di Natale, la maggior parte dei quali non è riciclabile. Ovviamente i dati si avvicinano molto a quelli italiani.
Ma qualcosa potrebbe cambiare, se non nella confezione di plastica che viene sprecata, almeno in quella che viene riciclata grazie ad una nuova tecnica che è in grado di recuperare praticamente qualsiasi tipo di plastica. Grazie ai ricercatori dell’Università di Warwick è ora possibile trattare anche gli imballaggi in plastica che finora non potevano essere riciclati. Dove normalmente solo il 12% dei rifiuti di plastica (in media) poteva essere recuperato, anche se questo numero in molte parti d’Italia e del mondo è più alto, e raggiunge il 30% ed oltre, il nuovo processo fa sicuramente meglio, permettendo di trattare il 100% delle materie plastiche.
Spiegano i ricercatori di Warwick:
Abbiamo messo a punto un apparecchio che utilizza la pirolisi (impiegando calore in assenza di ossigeno per decomporre dei materiali) in un reattore a letto fluido. Il test completato la scorsa settimana ha mostrato che si può inserire in tale reattore una vasta gamma di materie plastiche miste che possono poi essere ridotte a prodotti utili, molti dei quali recuperabili in seguito con la semplice distillazione.
Finora, il processo ha potuto restituire cera, monomeri originali, l’acido tereftalico usato per fare prodotti di plastica PET, metilmetacrilato per fare lastre acriliche e pigmenti di carbonio per la fabbricazione di vernici e gomme. Se il processo dimostrerà di funzionare davvero potrebbe significare che il riciclaggio nelle città potrebbe diventare molto più semplice, rapido ed economico.
In questo momento gli studiosi stanno lavorando su scala per realizzare reattori di grandi dimensioni che possono essere utilizzati dalle città. Il ricercatore Jan Baeyens dice che il gruppo prevede di ultimare a breve un impianto di grandi dimensioni in grado di trattare 10.000 tonnellate di plastica all’anno in grado di generare sostanze chimiche riciclate per un valore di quasi 6 milioni di euro.
Trattare una gran varietà di tipi di materie plastiche in un unico impianto di riciclaggio sembra troppo bello per essere vero. Se la tecnologia dovesse funzionare però, sarebbe il regalo più grande che il Natale possa portarci quest’anno, perché significherebbe niente più discariche e tassi di riciclaggio che salirebbero a livelli mai raggiunti prima.
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