Sebbene l’Italia resti ancora indietro rispetto a molti Paesi europei in quanto a tasso di riciclaggio, stiamo crescendo abbastanza in fretta non solo nei campi ormai “classici” come quello della plastica e del vetro, ma anche con le nuove tecniche di riciclaggio, come quelle dell’alluminio e soprattutto delle lampadine.
Proprio le lampadine sono il campo di riciclaggio più intenso dei prossimi anni, visto che con l’espandersi delle lampadine ad alta efficienza energetica, quelle vecchie ad incandescenza sono sempre meno usate. Ma intanto in qualche modo bisogna smaltirle. Complice anche l’ingresso di diverse soluzioni, compresi i Led che si stanno facendo conoscere anche dalle nostre parti, i dati di Ecolamp, un consorzio no-profit che si occupa di smaltimento delle lampadine, sono incoraggianti: nell’ultimo anno la quantità di vecchi bulbi ad incandescenza è raddoppiata: da 160 tonnellate del 2008 a 320 tonnellate nei soli primi 6 mesi del 2009, un risultato superiore alle previsioni.
Il consorzio Ecolamp possiede 2.500 centri di raccolta sparsi in tutta Italia, i quali provvedono a fornire le città di circa 6000 contenitori per la raccolta delle vecchie lampadine, ma anche di tutte le sorgenti luminose ormai esauste, per evitare che finiscano nell’immondizia indifferenziata andando a creare ancora maggior inquinamento.
Ma oggi arrivano anche dati europei molto incoraggianti. Un trend simile a quello delle lampadine lo si sta registrando anche per quanto riguarda l’alluminio. L’Associazione europea dei produttori di alluminio (Eaa), la quale elabora dati un po’ più vecchi, ha parlato di un incremento in tutta Europa del riciclaggio delle lattine del 61,8% nel 2007 rispetto ai dati del 2005. In termini assoluti all’interno dei Paesi UE si è passati da 28,3 miliardi di pezzi a 32 miliardi in due anni, circa il 70% dell’alluminio di tutto il Continente. Questo sforzo, spiegano dall’Eaa, ha permesso di risparmiare nel solo anno 2007 la bellezza di 300.000 tonnellate di gas serra, grazie al 95% in meno di energia di cui c’è bisogno per produrre una nuova lattina di alluminio da una riciclata, piuttosto che farne una nuova.
Anche l’Italia ha dato il suo contributo, rientrando tra i Paesi che negli ultimi anni ha avuto un tasso maggiore di sviluppo nel campo della raccolta differenziata, e contribuirà in maniera notevole all’incremento anche nell’anno 2008 che, si prevede, debba toccare quota 63,6% circa.
Fonte: [Ansa]
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