Il Mondiale di calcio è quasi finito, e per gli italiani ha già perso gran parte dell’interesse. E’ un peccato perché oltre all’aver perso il titolo di campioni del mondo, ci ritroviamo in casa quelle fastidiosissime vuvuzelas che abbiamo comprato in occasione del torneo, e di cui non sappiamo più cosa fare.
Nella speranza che non vengano utilizzate nei nostri stadi dal prossimo campionato, per evitare di sentire questo terribile ronzio per tutto l’anno, non bisogna incorrere nell’errore di gettarle nella pattumiera, finendo con l’inquinare l’ambiente. Le vuvuzelas sono costituite in gran parte da plastica, quindi è possibile riciclarle nell’apposito cassonetto, ma se volete qualche idea su come riciclarle in modo creativo, leggete dopo il salto.
1: Usala per bere la birra. Quante volte, per fare a gara con gli amici, ci è capitato di bere la birra direttamente dal barile, attraverso un anonimo tubo? Far scendere la “bionda” direttamente dalla tromba della vuvuzela per poi berla dall’imboccatura è senza dubbio una trovata originale.
2: Usala per ravvivare la brace. Quando si fa un barbecue, c’è bisogno di far spirare un po’ di vento per riattizzare la fiamma. Soffiare nella vuvuzela (ma nel senso opposto in modo da non creare quel terribile rumore) permette di inviare dell’aria allo stesso modo del classico ventaglio.
3: Usala per parlare con una persona che ci sente poco. Se un vostro amico o parente usa un apparecchio acustico, ma ha le batterie scariche, si può sostituire l’apparecchio con la vuvuzela.
4: Usala per recuperare le feci del cane. Se siete rispettosi dell’ambiente, e soprattutto delle altre persone, quando portate a spasso il vostro cane siete abituati a raccogliere la “pupù” con il sacchetto. Una vuvuzela potrebbe facilitare la raccolta senza sporcarvi le mani.
5: Usala come arma di difesa. La plastica di cui è composta la vuvuzela è dura, quindi perché non usarla come arma in caso di aggressione? Non fa tanto male ma è meglio delle nude mani.
6: Usala per stappare il wc. Se in casa non avete la classica ventosa per risolvere il problema di un wc intasato, la forma della vuvuzela può aiutarvi nell’intento. Non sarà la stessa cosa, ma è meglio di niente.
7: Usala per svegliare un dormiglione. Avete chiamato per la decima volta vostro figlio, ma lui non si alza dal letto? Provate a suonare la vuvuzela a poca distanza dalle sue orecchie, vediamo poi se non si sveglia.
8: Usala come suoneria. Ormai va di moda (inspiegabilmente) questo terribile suono. Se siete tipi alla moda dunque, vi potreste portare sempre dietro le vuvuzela, registrata sul vostro telefonino come suoneria.
9: Usala per la ginnastica. Riempita di sabbia, acqua, ecc. diventa un pratico manubrio per fare gli esercizi per le braccia, come un peso qualsiasi.
10: Trasformala in un gioco per il cane. Fido potrebbe scambiare la vostra vuvuzela per un osso, specialmente se lo riempite con qualche odore di cibo. Lasciateglielo sgranocchiare in pace, e lui non allenerà più i suoi denti sulle vostre pantofole.
11: Usala al posto del clacson. Il suono è lo stesso, quindi se la tromba del clacson della vostra auto non funziona, potreste portarvela dietro e soffiarci dentro al suo posto.
12: Usala per fare il pieno. Non tutti sono bravi nel far benzina al “fai da te”. L’ingresso del serbatoio è piccolo e spesso il carburante finisce fuori. Usando la vuvuzela come un imbuto questo problema viene risolto.
13: Usala come paletti per il traffico. Volete delimitare un percorso, oppure semplicemente indicare che oltre un certo punto non si può più proseguire? Come forma la vuvuzela può assomigliare ai coni che si usano per il traffico, quindi più ne avete e maggiori sono i suoi usi in questo campo.
14: Usala per i travestimenti per Carnevale o Halloween. Se vi travestite da Statua della Libertà o da combattente di Star Wars, la vuvuzela può sostituire la torcia della prima o la spada del secondo travestimento.
15: Usala per scrutare il cielo. L’effetto ottico può apparire spettacolare.
[Fonte: Health24]
Giuseppe Rossi 28 Giugno 2010 il 9:06 pm
L’ultimo suggerimento è istigazione a rovinarsi la vista guardando il sole ad occhio nudo, attenzione SOLO I CRETINI si rovinano gli occhi guardando il sole ad occhio nudo da una Vuvuzela.
Paola Pagliaro 28 Giugno 2010 il 11:22 pm
c’é scritto “scrutare il cielo” non il sole 😉 è la foto che trae in inganno
Marco Mancini 28 Giugno 2010 il 11:23 pm
infatti il consiglio parla di “scrutare il cielo” in generale, non di guardare fisso il sole. La foto è solo indicativa, per fare un effetto diverso del mero cielo azzurro 😉
Keva Blankenship 3 Settembre 2010 il 11:44 am
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