Dai cartoni del latte trasformati in giocattoli alla statua fatta di rifiuti elettronici, le idee per riciclare la nostra immondizia non mancano mai. Per questo a noi di ecologiae fa sempre piacere proporvi diversi modi per ridurre i propri rifiuti, anche se il prodotto finale è fine a sé stesso.
Di seguito troverete una serie di immagini di “artisti del riciclaggio” che hanno deciso di recuperare un po’ dell’immondizia sparsa nelle loro città e, non solo evitano che vada ad inquinare l’ambiente, ma rappresentano ciò che per primi hanno salvato: gli animali.
Sayaka Ganz Kajita, “Emergence”
Giapponese di nascita, l’artista Sayaka Kajita Ganz scandaglia la sua casa di Fort Wayne, Indiana, per cercare utensili di plastica, giocattoli, pezzi di metallo, e altri oggetti di scarto che possono dare “una seconda vita, una nuova casa” attraverso le sue sculture.
Ho solo selezionato gli oggetti che sono stati utilizzati e scartati. La storia umana dietro a questi oggetti prende vita ai miei occhi. Il mio obiettivo è che ogni oggetto può trascendere le sue origini venendo integrato in una forma animale che sembra viva
ha spiegato l’artista sul suo sito internet. Ed ha realizzato questi bellissimi cavalli che vedete in cima all’articolo.
Ann Smith, “Antilopi Robot”
Oggetti elettronici rotti e parti di macchine forniscono la materia prima per i robot-animali di Ann Smith, la quale è in grado anche di animarli in brevi film girati con la tecnica dello stop-motion. Zoo meccanici in miniatura prendono vita a Providence, nel Rhode Island, dove l’artista vive e costruisce i suoi piccoli animali, non solo antilopi, ma anche uccelli e persino il Tyrannosaurus Rex.
Ann Smith, “Tartaruga marina Robot”
Un vecchio mouse per computer sembra avere una così evidente corrispondenza con il corpo di una tartaruga marina da farci domandare come abbiamo potuto non pensarci prima. Ha spiegato Ann Smith che ha realizzato la scultura:
Il mio processo ha inizio con lo smontaggio di un dispositivo rotto e prodotti elettronici scartati. Isolare una parte dal resto dei componenti diviene rottame e tutto quello che resta è una forma. Queste forme a volte mi ricordano figure naturali. Quando ho deciso di fare una scultura, mi riguarda in primo luogo la costruzione della forma strutturale di un animale utilizzando parti di macchine diverse. Successivamente costruisco su di essa, aggiungendo alla rinfusa le trame e gli ultimi dettagli.
Ann Smith, “Gufo Robot”
La mia ispirazione viene da entrambe le forme fisiche e meccaniche, e da quali risultati si ottengono quando i due si combinano. Il design della progettazione di parti delle macchine mi affascina. Nulla è sprecato per la loro produzione. Ogni pezzo viene rifinito fino all’essenziale ed ha uno scopo diverso
ha aggiunto l’artista sul suo sito web.
Kathryn Spence, “Senza Titolo”
Anche a Kathryn Spence piacciono i gufi, ma anziché utilizzare rifiuti elettronici, lei modella pezzi di vecchi abiti e stoffe scartate, le quali non potrebbero essere usate altrimenti.
C’è così tanta roba, non c’è ragione di usare roba nuova
ha spiegato in un’intervista su un precedente progetto in cui ha fatto dei piccioni da un bidone dell’immondizia. The Mills College Art Museum, vicino San Francisco, ha messo in mostra le opere della Spence. Spiega il responsabile:
Il suo lavoro dimostra una straordinaria capacità di catturare l’essenza degli animali senza mascherare i suoi materiali trovati, applicando metodi naturalistici ai rifiuti urbani.
Ji Yong-Ho, “Squalo”
L’antitesi del “morbido e tenero”, l’artista coreano Ji Yong-Ho, che vive a New York, crea sculture di animali reali e immaginari molto simili al reale, tanto da far spavento. Egli utilizza pneumatici usati per creare le sue opere, come questo squalo di 3 metri di lunghezza.
Tom Hill, “Cervo”
E’ naturale che la prima scultura di Tom Hill fatta di ferri di cavallo riciclati sarebbe stata una figura di un cavallo. Da allora, il giovane scultore autodidatta ha ampliato il suo repertorio di ricci e aironi, ghepardi e cammelli, e molti altri, che sono tutti a grandezza naturale, fino a questo imponente e bellissimo cervo.
Fonte: [Treehugger]
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