Riciclaggio creativo, ricavato un ostello da un 747 fuori uso

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’importanza del riciclaggio come il modus vivendi indispensabile per generare più che un semplice riutilizzo dei rifiuti, una catena di idee creative per il reimpiego degli oggetti più disparati.
Dai vestiti che non si usano più, alle bottiglie vuote da destinare ad infiniti nuovi scopi (io le circondo da una carta colorata e le uso come vasi per i fiori!) a qualsiasi bene di consumo che può arrivare ad avere ben quattro vite nei Paesi sottosviluppati, mentre da noi si ferma, ed è già tanto, ad un primo ed unico utilizzo.

I rifiuti tecnologici spariscono nel nulla e vanno ad alimentare le discariche delle aree povere del mondo  mentre, paradosso tutto italiano, una nostra lettrice ci ha scritto qualche giorno da Napoli relativamente alla scarsa reperibilità di materiale tecnologico fuori uso per le realizzazioni artistiche di cui si occupa.
Se sistemare le carcasse dell’informatica è difficile, cosa fare allora con resti ancora più ingombranti come ad esempio un vecchio aereo vuoto?
Un’idea geniale, a questo proposito, è venuta a Oscar Dios che ha realizzato un magnifico e funzionale ostello, il Jumbo Hostel, dentro ad un jumbo jet fuori uso.


I jumbo jet sono aerei bellissimi, ma quando esauriscono il loro ciclo di volo finiscono nei deserti come carcasse abbandonate o nel migliore dei casi vengono convertiti in appartamenti, ville o rottamati.
Nel frattempo, la gente dorme in aereporto nei corridoi e nelle sale d’attesa, quando le compagnie aeree sono in sciopero, le condizioni meteorologiche ostiche per il decollo o ancora quando ci sono casi di overbooking.
Niente di meglio, in questo caso, che rivolgersi al Jumbo Hostel, una soluzione vicina all’aeroporto, economica e comoda, soprattutto più confortevole dei sedili di una sala d’attesa.

Il singolare ostello è stato realizzato a Stoccolma ed aprirà a Dicembre nell’aeroporto di Arlanda.
L’intero interno dell’aereo è stato adibito ad albergo, ogni stanza ha tre letti mentre per chi non rinuncia al lusso nemmeno in casi estremi c’è una magnifica suite in quella che prima era la cabina di pilotaggio.

Ogni aeroporto dovrebbe essere attrezzato con uno di questi alberghi, invece che condurre i viaggiatori rimasti a terra in auto verso altri alloggi e hotel più distanti per trascorrere la notte. Ma come è venuta quest’idea a Oscar Dios?

Nel 2006, ho sentito parlare di un aereo in disuso in vendita ad Arlanda. Da sempre avevo in mente di aprire un’attività in quella zona e ho colto subito l’occasione, precipitandomi ad acquistarlo.

L’aeroplano è un vecchio 747-200 fabbricato nel 1976 che ha avuto come ultimo operatore la Transjet, fallita per bancarotta nel 2002.
L’ostello, dopo aver ricevuto l’ok dalle autorità di Sigtuna, ha trovato il suo posto proprio all’entrata dell’aeroporto di Arlanda.
I quattrocentocinquanta sedili sono stati estratti e l’intero interno sterilizzato. Le camere ricavate nel jumbo decorate e colorate.
Per il resto la costruzione è identica ad una normale casa, isolata termicamente e aderente a tutti gli standard energetici.
Che dire? Speriamo di vederne qualcuno anche in Italia! Troppo ottimismo?

11 commenti su “Riciclaggio creativo, ricavato un ostello da un 747 fuori uso”

  1. Car Cⅼose/Lock Doors Onee actually convenient component that canine gateways can eaѕily have is
    a door within eviction that opens as well аs
    closes. Thіs avoids canine manager oоff muѕt tіp ovfer wwhich might
    bе dangerous with an armful of grocery stores or while keeping a baby.

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  2. Һacienda Shed Door Child Safety Gate fοг Staiг 8 Remodelaholiс Rustic, Grey, greige,
    toddler, dutch door, canine entrance, indoor/outdoor.

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