Riciclaggio creativo, opere d’arte dai biglietti della lotteria

di Redazione 3

Solo pochi fortunati vincono grandi cifre alla lotteria, settore mai in crisi, o giocando al gratta&vinci e magari potranno permettersi la casa ecologica dei propri sogni, nella migliore delle ipotesi. Tutti gli altri, beh, tutti gli altri inquinano. Ogni anno milioni di biglietti non vincenti si trasformano in immondizia. Da qui l’idea di un team di artisti ricicloni di creare vere e proprie opere d’arte impiegando i pezzetti di carta usati delle lotterie, o almeno la maggior parte, vale a dire quelli sfortunati.

A farlo Lauren Was e Adam Eckstrom, laureati alla Rhode Island School of Design, che hanno scolpito speciali creazioni per la loro mostra dal titolo che rende bene l’idea di tanti biglietti della lotteria accumulati l’uno sull’altro: Ghost of a dream. Ovviamente non sono mica posizionati a caso, ma in composizioni che prendono la forma di una casa, la Dream Home, costruita con 70.000 dollari in biglietti della lotteria, poi c’è la Dream Car realizzata impiegando 39.000 dollari sperperati, la Dream Vacation che ne vale 29.000.

Insomma casa, auto, vacanza, una vita da sogno… un sogno fantasma, però, a ricordare a molti di non esagerare costruendo castelli di biglietti della lotteria in aria, quando con la stessa cifra spesa nelle lotterie a premi (ovviamente qui si parla di chi esagera) magari un’auto nuova o una vacanza da sogno si poteva pure riuscire a permettersela. Come spiegano gli stessi artisti:

Abbiamo iniziato a raccogliere migliaia di biglietti e a parlare di ciò che la gente sogna quando gioca alla lotteria. Poi abbiamo indagato per scoprire cosa comprano le persone quando vincono sul serio grossi premi in denaro. Attraverso la nostra ricerca abbiamo scoperto che molte persone, dopo aver vinto la lotteria, la prima cosa che fanno è comprare un’automobile.

Dal punto di vista del riciclaggio, i temi della mostra vanno ben oltre i rifiuti prodotti dai biglietti della lotteria. In una società fondata sul consumismo, un numero incalcolabile di acquisti ha all’origine la speranza che queste cose facciano la felicità, mentre gli studi sull’argomento dimostrano che l’emozione è in realtà molto più accessibile di quanto non lo siano i beni materiali.
In effetti, alcune delle cose più preziose e significative non costano nulla, come questa lezione sul riciclaggio di tanti sogni grattati via in pochi secondi.

[Fonte: Treehugger]
[Foto: Ghost of a dream]

Commenti (3)

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