Gli italiani si riscoprono ricicloni, anche più di quanto ci potessimo aspettare. Stando ai dati del CoReVe, il consorzio per il recupero del vetro operante all’interno del sistema Conai, il 70% delle bottiglie in Italia viene recuperato, con dei numeri da capogiro sul tasso di riciclaggio.
Nel 2009, ultimo anno solare di riferimento, sono state ritirate la bellezza di 1,6 milioni di tonnellate di bottiglie, registrando un +3,6% rispetto al 2008, e facendo risparmiare al nostro Paese 2 milioni di barili di petrolio. Per avere un’idea del risparmio che c’è stato, basta dire che il petrolio risparmiato con il riciclo delle bottiglie in Italia equivale a circa la metà di quello che è stato disperso dalla falla della piattaforma petrolifera della BP nel Golfo del Messico. Mica male!
Ma i dati sorprendenti non finiscono qui. Crescono anche i Comuni italiani che attuano la raccolta differenziata, salendo al 70%, anche se non sempre questa viene effettuata correttamente. Spiega Enzo Cavalli, presidente del CoReVe
Il 15,9% del vetro, quasi un camion su 5 che abbiamo ritirato nel 2009, è stato scartato per soddisfare gli standard di qualità necessari al riciclo ed è stato smaltito in discarica, vanificando gli sforzi di cittadini e operatori.
Questo avviene perché spesso la differenziata non è effettuata in maniera corretta. In ogni caso i numeri sono incoraggianti, dato che si stima che 45 milioni di italiani, o il 77%, anche se non pratica la differenziata per ogni materiale, pratica almeno quella per il vetro. Altro dato incoraggiante è che sebbene il Nord continui a registrare il tasso più alto di riciclaggio, con una media di 35,3 kg pro capite, il Sud segua a ruota, rimontando un distacco che fino a qualche anno fa pareva abissale.
Da questo punto di vista l’incremento rispetto al 2008 è stato del 25,6%, ed i risultati concreti non mancano. Fanno sapere infatti dal CoReVe che grazie a questi sforzi le materie prime risparmiate sono quasi due milioni e mezzo di tonnellate (se impilate supererebbero la Piramide di Cheope), recuperati un milione e 232 mila Mwh di energia, quanto quelli che servono per far funzionare oltre quattro milioni e mezzo di lavatrici di classe A per un anno, e si sono risparmiate oltre un milione e ottocentomila tonnellate di CO2, equivalenti a più di un milione di automobili di classe Euro4 circolanti per le strade (ad esempio è come se venissero eliminate tutte le auto dalla città di Milano). Un bel risparmio, non c’è che dire, che si spera possa aumentare anche nel 2010.
Fonte: [Repubblica]
luca 8 Agosto 2010 il 2:59 pm
se ti pagassero lattine e plastica come in scandinavia i rifiuti non esisterebbero ! tutti li riporterebbero al supermarket in cambio di 5 lattine 0,5 centesimi
ma e ovvio che nessuno lo vuole fare in Italia perche noi gli diamo gratis con la raccolta differenziata e loro ci guadagnano.