Fino a poco tempo fa le uniche auto elettriche conosciute erano quelle che giravano sui campi da golf per trasportare i giocatori da un green all’altro. Poi sono arrivate le city-car, piccole automobiline lente e leggere, tanto da avere il divieto di lasciare la città, visto che non potevano correre il pericolo di andare ad un massimo di 40 km/h sull’autostrada.
Ma con l’incremento nella ricerca su questo campo, e lo sviluppo di sempre più auto elettriche di dimensioni “normali”, alcuni problemi cominciano a porsi. Le auto del futuro non andranno più a benzina, e dovendoci adeguare all’elettricità, bisogna capire qual è la soluzione migliore. La soluzione la dà Energrid, o meglio due.
Il dibattito che va avanti da un po’ di tempo è incentrato principalmente sulla modalità di ricarica. Secondo una scuola di pensiero, le stazioni di rifornimento che oggi prevedono la ricarica della benzina, diesel, ecc., dovrebbero avere anche la colonnina dell’elettricità. La soluzione sarebbe mettere delle stazioni di servizio sia nel centro cittadino che in periferia, in modo che chiunque possa caricare la propria auto senza il rischio di rimanere a piedi.
La seconda teoria è quello di prevedere delle batterie di scorta, cioè avere una batteria in macchina ed una a casa a ricaricare. Scaricata una, la si sostituisce, ed il ciclo continua. Entrambe le soluzioni sono fattibili, ma se c’è una più ecologica, è quella delle ministazioni sparse in tutta la città, ma con una variante: l’energia solare.
Non servirebbe a molto infatti ricaricare le auto con dell’elettricità prodotta dalla combustione di petrolio o carbone. Per questo sono allo studio degli impianti solari, da installare a casa, i quali accumulano energia di giorno, e la rilasciano nell’auto di notte, mentre è parcheggiata.
Inoltre, nello scorso mese di gennaio, il Governo ha approvato una mozione per sostenere il 50% degli “investimenti volti alla realizzazione delle infrastrutture previste per lo sviluppo e la diffusione della mobilità elettrica”. Chiunque voglia acquistare un’auto elettrica quindi, oggi è avvantaggiato dalla possibilità di sistemare una minicentrale solare nel cortile di casa per avere sempre il “pieno” nell’auto, a metà prezzo.
Fonte: [Energrid]
Iodice Generoso 27 Giugno 2010 il 5:21 pm
Per velocizzare il processo di ricarica elettrica basta solamente dare un’ intensità di corrente maggiore alla ricarica.
Anonimo 18 Febbraio 2011 il 8:45 pm
@ Iodice Generoso:
non si può usare il sistema dei tram o dei treni elettrici?
my link 14 Febbraio 2017 il 4:01 am
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