Rete elettrica ecosostenibile: arriva un primo passo avanti con i cavi riciclati. Il cavo per trasportare l’energia composto da materiali riciclabili è denominato P-Laser ed è stato collaudato con soddisfazione a Lacchiarella, vicino Milano. Quando l’ottimizzazione dell’efficienza si lega all’opportunità di abbassare l’impatto ambientale dei materiali utilizzati.
I tralicci della rete elettrica, almeno nella maggior parte dei casi e secondo i più, non sono un grande spettacolo per la vista, e da tempo si parla per molte zone di utilizzare l’interramento per abbassare l’impatto paesaggistico. I cavi, naturalmente, restano. Ed è proprio un cavo la novità nel settore: P-Laser è stato testato vicino Milano, a Lacchiarella, con collegamento di 5 km a 150 kV in una zona decisamente importante per il nuovo riassetto della rete a sud ovest del capoluogo lombardo.
P-Laser collaudato da Prysmian Group, è stato collegato a PryCam agli estremi della tratta, ovvero a un device che permette di tenere sotto controllo gli impulsi delle scariche parziali riuscendo a prevenire guasti e quindi a fornire un miglior servizio ai cittadini, evitando il down della rete. Fabio Romeo, vice presidente esecutivo Energy Business di Prysmian Group, ha dichiarato:
Nei prossimi anni assisteremo ad un cambiamento radicale del funzionamento del sistema elettrico mondiale che offrirà numerosi vantaggi a tutti gli utenti in termini di efficienza, qualità e sicurezza della fornitura. I cavi a più elevate prestazioni e gli strumenti di monitoraggio intelligente rappresentano una parte fondamentale in questo processo di modernizzazione, per garantire una migliore prevenzione dei rischi, l’ottimizzazione dei carichi e un basso impatto ambientale.
P-Laser è un cavo a media tensione prodotto con materie prime riciclabili che ha ricevuto la certificazione Imq ed è stato introdotto anche in Olanda e Spagna, dopo essere stato omologato da utility italiane. I tralicci forse a livello estetico non diventeranno di colpo particolarmente apprezzabili, ma l’impatto “a monte” sarà minore: un piccolo, ma ottimo passo in avanti.
Photo credits | Umberto Salvagnin su Flickr