Non sempre ecologicisti e ambientalisti, persone attente nei consumi e nella raccolta differenziata, consumatori di prodotti biologici e di detersivi certificati con marchio di ecocompatibilità, possono trasportare altrove le loro abitudini domestiche. Nell’ottica di preservare il pianeta, proteggere la vita, intesa come natura e come razza umana, e trasformare il mercato portando i consumatori a scelte ecologiche e sane, nascono gli hotel del circuito Johnson Diversey consulting.
Le strutture ricettive, distribuite lungo tutta la Penisola e identificabili attraverso la ricerca sul sito Responsible Hotel, garantiscono il massimo rispetto della natura e dell’uomo, il turismo sostenibile e l’ospitalità alberghiera. La loro offerta si differenzia e si distingue dal mercato turistico e alberghiero per tre caratteristiche principali: la Carta dei diritti del cliente, la gestione sostenibile e per cortesia, efficienza e attenzione.
La Carta dei diritti del cliente è la dichiarazione scritta che viene fornita a tutti coloro che usufruiscono del servizio alberghiero del circuito Responsible Hotel e che illustra le garanzie, i diritti appunto, che spettano al cliente durante il suo soggiorno nelle eco-strutture. La gestione sostenibile è invece l’aspetto che più interessa gli ecoclienti: gli hotel garantiscono un uso efficiente delle materie prime e dei consumi energetici, si fanno sostenitori della raccolta differenziata dei rifiuti, utilizzano prodotti ecocompatibili per la pulizia dei locali e per gli arredi, e offrono alimenti preparati con ingredienti locali e biologici, un modo anche per far conoscere le tradizioni culinarie della località. Cortesia, efficienza e attenzione sono in realtà prerogative che ogni hotel, così come ogni cittadino, dovrebbe avere nei confronti degli altri. Ultimo aspetto, non meno importante degli altri, è che le strutture del circuito Responsible Hotel forniscono informazioni sugli aspetti naturalistici e culturali delle proprie località, organizzando spesso visite guidate alla scoperta dei tesori artistici e anche botanici e faunisti locali.
[Foto: almhaus; rete.comuni-italiani; flickriver]
Constance 1 Marzo 2017 il 3:14 am
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