Il presidente del consiglio Matteo Renzi parla di dissesto idrogeologico e annuncia l’investimento di 1,6 miliardi per la tutela del territorio italiano, invitando i Comuni e tutti gli enti che possano risultare coinvolti a spendere fino in fondo e con intelligenza i fondi messi a disposizione dallo Stato e presentati ieri dal premier durante la seguitissima conferenza stampa che ha riguardato anche fisco, lavoro ed edilizia scolastica.
Matteo Renzi investe sulla tutela del territorio: contro il dissesto idrogeologico le amministrazioni locali avranno a disposizione 1,6 miliardi per la messa in sicurezza del proprio territorio. Una misura molto attesa, a dir poco, che arriva dopo anni di sofferenza per molte zone italiane, colpite drammaticamente da condizioni climatiche e fenomeni atmosferici anomali, e che hanno dimostrato con estrema chiarezza quanto l’Italia sia impreparata a fronteggiare situazioni climatiche difficili e quanti danni siano stati fatti con l’inurbamento selvaggio e la cattiva gestione del territorio nel corso degli ultimi decenni.
Il programma per la tutela del territorio italiano è denominato Terra Ferma e oltre all’annuncio dei fondi pronti da spendere Matteo Renzi ha parlato della creazione di un’unità di missione specifica che diventerà operativa a partire dal prossimo primo aprile.
Sono anni che cambiano i governi, cambiano i ministri dell’ambiente (spesso presentando figure assai poco qualificate per il ruolo) e sentiamo parlare di misure contro il dissesto idrogeologico. Se ne parla da tanto ma si è sempre fatto poco o niente: questi 1,6 miliardi non saranno certo sufficienti a mettere in sicurezza il nostro paese per intero, ma sono un punto di partenza che non può che essere accolto con positività.
Il premier ha invitato tutte le amministrazioni ad attivarsi in fretta e a organizzarsi al fine di poter spendere tutti i soldi messi a disposizione: speriamo l’appello venga raccolto e che, naturalmente, questo denaro venga speso con intelligenza e mano esperta.
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