Un’importantissima scoperta è stata effettuata al largo delle coste italiane. Peccato però che per venirlo a sapere bisogna consultare una fonte internazionale, visto che stranamente dalle nostre parti non se ne sente minimamente parlare.
Alcuni ricercatori hanno reso noto ieri di aver trovato una delle più grandi foreste di raro corallo nero nelle acque dell’Italia meridionale, nonché una specie di corallo mai studiata prima nel suo habitat naturale. Gli scienziati hanno detto di utilizzare un sommergibile telecomandato per filmare la foresta di coralli il cui nome scientifico è Antipathes subpinnata, in un’area delle dimensioni di due campi da calcio, sommersi a una profondità di 50-100 metri tra la Calabria e la Sicilia.
I funzionari del Ministero dell’Ambiente hanno dichiarato di non voler rivelare il luogo esatto della scoperta, per paura che cacciatori di tesori potessero saccheggiare il raro corallo, utilizzato per fare gioielli. Spiega Silvestro Greco, capo dell’Agenzia per l’ambiente in Calabria:
Il corallo che abbiamo trovato ha un grande valore, soprattutto a causa della sua rarità. Se qualcuno senza scrupoli venisse a sapere esattamente dove si trova, credo che ci sarebbero dei rischi. Ecco perché non abbiamo rivelato dove sono.
Presumibilmente, vista la posizione, la scoperta è avvenuta grazie all’aumento delle ispezioni dei fondali marini a causa delle recenti rivelazioni sulle navi che trasportavano rifiuti tossici affondate proprio nelle acque intorno alla costa calabrese.
Il corallo nero vivo è di colori vivaci, ma prende il nome dal caratteristico colore nero o marrone scuro del suo scheletro, molto apprezzato come ornamento. E’ indicato come a rischio estinzione dalla Convenzione sul commercio internazionale. Simone Canese, ricercatore capo del progetto di esplorazione che è partita nel 2005, ha ammesso che i progressi nella tecnologia subacquea sono stati possibili con le innovazioni nella ripresa e lo studio di nuovi habitat marini.
Abbiamo trovato una specie molto rara di corallo nero Antipathes dicotoma, che non era mai stata osservata viva nel suo ambiente. Ci sono stati finora solo 5 frammenti conservati nei musei. Con il recente aumento delle esplorazioni subacquee, molti possono essere scoperti, ma abbiamo fornito le prime immagini di loro vivi nel loro ambiente.
Dalle prime indiscrezioni sembra comunque che le scoperte siano state fatte nello Stretto di Messina, vicino la città di Scilla, provincia di Reggio Calabria.
Fonte: [Reuters]