Ben 705 comuni italiani hanno introdotto obiettivi di sostenibilità nei propri regolamenti edilizi. Trattasi di risparmiare energia, diminuire le emissioni inquinanti, recuperare acqua piovana e riciclare materiali da costruzione, l’eco-trend è in crescita.
Il quadro che emerge dal terzo rapporto ON-RE (Osservatorio nazionale regolamenti edilizi per il risparmio energetico), presentato ieri a Milano da Legambiente e Cresme, ed avente lo scopo di valutare le tendenze in atto verso la conversione in senso ecologico dei regolamenti edilizi adottati dai comuni, fa ben sperare.
I regolamenti edilizi costituiscono un momento fondamentale del processo edilizio. Sono redatti considerando aspetti tecnici e procedurali, urbanistici, edili energetici e le competenze di Stato, Regioni e Comuni. Edoardo Zanchini, responsabile energia e infrastruttura di Legambiente afferma che:
“Sono tali e tante le novità impiantistiche e tecnologiche sviluppate negli ultimi anni, che riuscire ad aiutare l’innovazione e adattare le soluzioni ai diversi contesti attraverso i regolamenti diventa fondamentale. Ora che la certificazione energetica in edilizia è obbligatoria, per esempio, è necessario capire come i regolamenti si sono occupati delle prestazioni energetiche degli edifici: quali obiettivi hanno fissato per migliorare il comportamento di pareti e finestre o cosa prevedono in termini di esposizioni da privilegiare. Nel 2021 – prosegue Zanchini – tutti gli edifici nuovi, pubblici e privati, costruiti nella Ue dovranno essere neutrali dal punto di vista energetico: soddisfare riscaldamento e raffrescamento grazie a fonti rinnovabili oppure non averne addirittura bisogno. Occorre traghettare il nostro Paese verso questa importante scadenza, con la consapevolezza che gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2 non saranno conseguibili senza un cambiamento progressivo nel settore delle costruzioni”.
I Comuni risultanti come virtuosi nella redazione dei regolamenti edilizi erano 557 nell’edizione 2009 e sono saliti a 705 in un solo anno, ovvero circa il 9% del totale dei Comuni italiani ma ciò che conta è che in essi si concentra il 31% della popolazione nazionale. Un ulteriore dato positivo consta nel numero dei nuovi edifici realizzati secondo gli standard ecologici: 300.000 abitazioni realizzate dal 2000 a oggi con criteri obbligati o promossi, come moltissimi sono stati anche gli edifici interessati da conversioni verso l’efficienza energetica.
Tra i Comuni più green il rapporto indica: Collegno (To), le amministrazioni dell’Empolese-Val d’Elsa e Salerno come quelli rappresentativi rispettivamente del: Nord, Centro e Sud Italia. Essi hanno approvato un regolamento edilizio completo che affronta i diversi aspetti legati alla sostenibilità. Anche in questo caso sono le Regioni del Centro Nord (in particolare Toscana, Emilia Romagna e Lombardia) quelle a maggior concentrazione di virtuosismi anche se non mancano esempi rappresentativi anche al Sud.
I parametri del rapporto:
- Isolamento termico
- Utilizzo fonti rinnovabili
- Efficienza energetica in edilizia
- Orientamento e schermatura degli edifici
- Materiali da costruzione locali e riciclabili
- Risparmio idrico e recupero acque meteoriche
- Isolamento acustico
- Permeabilità dei suoli ed effetto isola di calore
[Fonte: Legambiente.it]
[Foto: Inhabitat.com]
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