“L’ambiente in Europa – Stato e prospettive” (SOER 2010), la relazione pubblicata a fine novembre dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), dipinge un quadro di sviluppo sostenibile per il futuro del Vecchio Continente, basato sulla green economy ed il rispetto del territorio integrato alla crescita sociale e finanziaria.
Un’economia in ascesa coniugata ad una realtà ambientale sana non è utopia, quanto piuttosto il frutto di una collaborazione tra cittadini, imprese e governi, che incentivi allo sfruttamento sostenibile delle risorse disponibili. Ne è convinta la professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’AEA, che sottolinea in un comunicato stampa che a minare l’equilibrio ambientale non concorrano solo i cambiamenti climatici quanto anche una cattiva gestione delle risorse:
Sia in Europa, sia sull’intero pianeta, consumiamo più risorse naturali di quanto sia ecologicamente sostenibile. Il cambiamento climatico è finora il segno più evidente di instabilità, ma una serie di tendenze a livello mondiale fanno presagire rischi sistemici maggiori per gli ecosistemi in futuro. La natura della crisi finanziaria in corso dovrebbe fornirci un elemento di riflessione.
Non esistono facili soluzioni; i legislatori, le imprese e i cittadini devono collaborare per trovare modi alternativi che consentano di sfruttare le risorse in modo più efficiente. Le premesse per le iniziative future esistono: il compito primario è favorirne il consolidamento e lo sviluppo.
L’Europa si è già mossa ottenendo risultati a dir poco incoraggianti, sintetizzati nel rapporto con gli interventi attuati nei diversi ambiti.
Per quanto riguarda il cambiamento climatico, nel 2009, grazie alle misure adottate e al potenziamento delle energie rinnovabili, l’Europa, nell’area dei 27, ha visto una diminuzione del 17% delle emissioni rispetto ai livelli del 1990, con buone speranze di raggiungere quota 20% entro il 2020. Nota dolente per il settore trasporti con un aumento di ben il 24% delle emissioni tra il 1990 e il 2008.
Nella tutela della biodiversità, la rete Natura 2000 delle aree protette è arrivata a coprire circa il 18% del territorio dell’UE, ma molto resta da fare per frenare lo sfruttamento del suolo, la perdita di habitat e la pesca eccessiva.
La relazione SOER viene pubblicata ogni cinque anni dall’AEA e fornisce dati, problematiche, interventi già attuati e prospettive future riguardo all’ambiente in Europa. Per consultare il rapporto completo, è possibile visitare la sezione dedicata sul sito dell’agenzia.
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