Il randagismo in Sicilia è ormai fuori controllo, tanto che i volontari della Lida di Palermo lanciano un appello affinché vengano aiutati. Le storie di disagio e di violenza ai danni di animali si susseguono di giorno in giorno.
Barbara D’Aquila, vicedirettrice della Lida di Palermo ha dichiarato:
Il mio cellulare non smette di suonare un attimo: una cucciolata in un bidone della spazzatura, gattini che stanno morendo di fame, un cane coinvolto in un incidente che nessuno soccorre. In tutta Palermo e provincia siamo sette volontari operativi della Lida: alle tragedie sulla strada ci pensiamo solo noi più qualche altra associazione come l’Oipa che, però, si occupa prevalentemente di fare adottare i cani dal canile municipale.
Mancano i volontari, mancano anche gli agenti del servizio veterinario, tanto che si trovano addirittura teschi di cani per le strade. La Lida di Palermo ha documentato la terribile situazione con una serie di foto scattate a Monreale (grande località turistica siciliana) e a Carini. Animali morti di inedia, afflitti o deceduti in seguito a malattie, incidenti o addirittura violenze da parte dell’uomo. E ancora cani che vagano fra le discariche, dormono sui rifiuti e attaversano le strade ormai del tutto confusi e disperati. A questo si collega anche il tristissimo problema dei canili lager: canili che non hanno le strutture né i mezzi per sostenere una simile situazione, e in cui si verificano quotidianamente sparimenti di animali.
I volontari della Lida hanno anche messo l’accento sulla problematica culturale connessa alla situazione odierna:
chi sfama i randagi viene spesso minacciato e allora chiama noi chiedendoci di portare il cibo agli animali affamati per conto loro e noi lo facciamo perché non abbiamo paura delle minacce e poi non siamo semplici privati, ma un’associazione.
Si spera che l’appello della Lida non rimanga inascoltato, affinché le dimensioni assunte dal fenomeno del randagismo in Sicilia divengano note a tutti, e affinché le associazioni e le strutture siciliane possano beneficiare di nuovi mezzi, strutture e volontari per contrastare l‘orribile situazione che si è venuta a creare.
Photo Credits | AmazonCares su Flickr
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