Ad Ecomondo, fiera dell’ecologia svoltasi a Rimini nei giorni scorsi, ampio spazio è stato dedicato al riciclo. Su questo fronte vi segnaliamo una bella iniziativa che ha visto coinvolti i detenuti ed Ecolight che ha esposto nel Museo del Riciclo degli oggetti creati in carcere con i RAEE.
Tre le opere esposte ci sono una giostra, un settimino e persino un pesce, ricavati dai rifiuti elettronici dai detenuti delle case circondariali di Forlì e Bologna. Un modo per portare la sostenibilità e l’educazione ambientale in carcere, con laboratori che hanno visto la partecipazione entusiasta di ben 21 detenuti. Oltre all’educazione al riciclo, queste attività sono utili per formare figure professionali nuove che troveranno occupazione facilmente alla fine della pena. Infatti 9 detenuti hanno già trovato lavoro come figure specializzate, in tanti lavorano in carcere nella fase di smontaggio e trattamento dei RAEE.
Chi apprende un nuovo lavoro in carcere e si tiene occupato, all’uscita, inoltre, secondo i dati diffusi dal Ministero della Difesa, meno probabile che torni a delinquere perché ha un know how che già permette di vivere e di trovare nuovi stimoli lontano dalle attività criminali. Insomma una buona possibilità di riscatto. Il riciclo poi oltre che una professione è un’arte, come ha spiegato Barbara Bovelacci, a capo del progetto Raee in carcere:
L’attività artistica ci dà la possibilità di portare all’attenzione della comunità suquesti laboratori attraverso oggetti gradevoli da vedere e magari anche da acquistare. L’obiettivo della nostra attività è il recupero di persone che si trovano in una condizione svantaggiata, dando loro l’occasione di impegnarsi in maniera continuativa in attività lavorative per reinserirsi nella comunità e nella legalità.
A gestire i laboratori ci sono delle cooperative sociali che ricevono i RAEE da Ecodom ed Ecolight e li fanno trattare ai detenuti. Come ha sottolineato Walter Camarda, presidente di Ecolight:
Attraverso il disassemblaggio dei rifiuti elettronici viene data una solida opportunità di lavoro alle persone in esecuzione penale. L’arte che nasce dai rifiuti diventa occasione per una rieducazione, nel rispetto dell’ambiente e nel rispetto della legalità.
banks in tirunelveli 27 Maggio 2016 il 8:17 am
An attention-grabbing discussion is worth comment. I feel that it’s best to write more on this topic, it won’t be a taboo subject but usually individuals are not enough to talk on such topics. To the next. Cheers
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