L’Italia e gli italiani si comportano sempre meglio nella gestione dei rifiuti. Una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini ed un sistema sempre migliore per il ritiro dei rifiuti, soprattutto quelli particolari come i RAEE (Rifiuti Elettrici ed Elettronici) hanno portato ad un recupero ingente di materiali. Secondo la Ecodom, il consorzio che si occupa di questo genere di attività in Italia, nel 2011 sono state recuperate 86.400 tonnellate di prodotti, +6% rispetto ad un anno prima.
Questo non significa soltanto che ci sono migliaia di frigoriferi e lavatrici in meno gettati incautamente ai margini delle strade o nelle campagne, ma anche che da un lato si sono evitate le emissioni per oltre un milione e mezzo di tonnellate di CO2 (un effetto equivalente a quello di un bosco grande quanto la Provincia di Milano), da un altro c’è un recupero di materiale che potrebbe essere riutilizzato, e da un altro ancora c’è da considerare il risparmio energetico dovuto all’avere evitato l’attività di estrazione e lavorazione delle materie prime vergini, stimato in oltre seicento milioni di Kwh.
La gestione dei rifiuti Elettronici, il RAEE
La Regione che più di tutti ha permesso il recupero del RAEE è la Lombardia. Da sola la Regione più ricca d’Italia ha permesso il recupero di 13.395 tonnellate di prodotti elettrici ed elettronici, quasi quanto tutto il Sud Italia, Sicilia esclusa. Ed infatti a sorpresa è proprio l’isola siciliana la seconda Regione che ha permesso il maggior numero di recupero, un vanto per il Sud, visto che ha recuperato quasi diecimila tonnellate. Tra le più virtuose bisogna citare Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, mentre agli ultimi posti compaiono le Regioni più piccole d’Italia, e cioè Molise, Val d’Aosta e Basilicata, con una media di 100-250 tonnellate a testa.
La gestione dei rifiuti Elettronici, il ferro
Tra i prodotti maggiormente recuperati c’è il ferro. Questo materiale fondamentale e costoso ammonta a quasi 57 mila tonnellate recuperate complessivamente, 8.800 delle quali provenienti dalla Lombardia, seguita sempre dalla Sicilia (6.500), Emilia Romagna (6.100) e Veneto (5.900).
La gestione dei rifiuti Elettronici, l’alluminio.
Discorso simile per l’alluminio, il quale è ancora più prezioso del ferro, e di cui ne sono state recuperate ben duemilacinquecento tonnellate, di cui quasi 395 in Lombardia, 290 in Sicilia, mentre la terza Regione d’Italia stavolta è il Veneto con 260 tonnellate.
La gestione dei rifiuti Elettronici, il rame
Millecinquecento sono le tonnellate di rame recuperate nel 2011 in tutt’Italia, di cui 241 in Lombardia, 177 in Sicilia, 159 in Veneto e 157 in Emilia Romagna.
La gestione dei rifiuti Elettronici, la plastica
Ed infine la tanto amata-odiata plastica, il cui recupero è fondamentale visto che è un prodotto del petrolio e, come si sa, meno ne si usa e meglio è. Sono ben 6.800 le tonnellate di plastica recuperate nell’ultimo anno, la maggior parte delle quali come sempre in Lombardia (oltre mille), seguita dalla Sicilia (763), Veneto (694) e Piemonte (636).
La gestione dei rifiuti Elettronici, la CO2 risparmiata
Ma forse il dato più importante riguarda il recupero della CO2. Detto del milione e seicentomila tonnellate che si sono evitate, la “medaglia d’oro” per le mancate emissioni va, come è facile intuire, alla Lombardia che grazie alla sua attività di recupero ha evitato che 265 mila tonnellate finissero nell’atmosfera. Molto bene ha fatto anche la Sicilia, con 184 mila tonnellate, seguita dal Veneto con 169 mila tonnellate, Piemonte 154 mila e Campania con 137 mila.
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