In Italia purtroppo sono poche le strutture carcerarie dove i detenuti scontano la pena adoperandosi per il bene della comunità. Per fortuna però qualcuno che opera egregiamente c’è, ed oggi vogliamo portarvi l’esempio degli istituti di pena di Bologna, Ferrara e Forlì, dove 11 detenuti sono impegnati per proteggere l’ambiente attraverso il programma Raee. Si tratta dello smontaggio dei prodotti tecnologici finalizzato al riciclo delle varie componenti. Ora il loro lavoro finisce online.
Due persone che stanno scontando la condanna fuori dal carcere hanno realizzato un sito web (www.raeeincarcere.org) grazie al Fondo Sociale Europeo, e questa sarà una sorta di vetrina per i lavori di questi uomini per far conoscere le proprie attività, in vista di un reinserimento sociale.
È importante individuare soluzioni e percorsi efficaci per promuovere e incrementare l’inclusione sociale e lavorativa delle persone detenute ed in misura alternativa, oltre al fatto che una detenzione caratterizzata da un impegno lavorativo ha conseguenze meno destrutturanti ed effettivamente più responsabilizzanti per le persone che le vivono
spiega Pietro Buffa, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria dell’Emilia Romagna. Questo progetto, che rientra in quello più grande denominato Pegaso, serve inoltre a diffondere la cultura ecologica dell’importanza del riciclo delle componenti elettroniche che, se smaltite in discarica, possono danneggiare gravemente l’ambiente. Nei prossimi anni infatti si stima che i Raee saranno la tipologia di rifiuti che crescerà di più in Europa, e dunque meglio farsi trovare pronti nell’intento di smaltirlo correttamente.
Oggi RAEE in Carcere può dimostrare di essere un patrimonio importante di best practices di responsabilità sociale e tutela dell’ambiente. È un progetto unitario sviluppato su tre diversi territori e fatto di alleanze tra molteplici soggetti – cooperative e imprese, istituzioni amministrative e penitenziarie, enti di formazione – che può e deve guardare a nuovi traguardi per ampliarsi e diffondersi
ha sottolineato l’assessore all’Ambiente della Regione Emilia Romagna, Sabrina Freda.
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