I dati del CoReVe mostrano una crescita della raccolta differenziata del vetro in Italia. Il tasso di riciclo supera il 70%. Grandi progressi in Calabria e Puglia.
Anche nel 2015 cresce la raccolta differenziata del vetro in Italia con significativi progressi registrati soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud. Cresce anche la percentuale di materiale riciclato che supera il 70% dell’immesso. Sono questi alcuni dei numeri che caratterizzano il bilancio 2015 di CoReVe, consorzio senza fini di lucro che si occupa della raccolta del vetro e dell’avvio al riciclo di questo materiale.
Raccolta differenziata del vetro a +3,5%
Il vetro come strumento di imballaggio continua a godere in Italia di un ampio consenso specie in ambito alimentare. Nel 2015 il CoReVe stima che l’immesso in commercio sia stato pari a 2.342.845 tonnellate registrando una crescita dell’1,9% rispetto ai dati del 2014. Sempre nel 2015 anche la raccolta differenziata del vetro è cresciuta su scala nazionale con un ritmo persino superiore al consumo. Si stima infatti che siano state 1.825.000 le tonnellate di materiale raccolto durante l’anno con un incremento del 3,5% rispetto ai dati dell’anno precedente.
Sul totale del raccolto sono state infine 1.660.925 le tonnellate di vetro avviate al riciclo, un valore cresciuta del 2,9%. Dal raffronto tra immesso e riciclato deriva un positivo tasso di riciclo per il 2015 del 70,9% che risulta in crescita rispetto ai dati del 2014 (70,3%) ed allineato ai massimi registrati tra il 2012 ed il 2013.
Rapportata alla popolazione, la raccolta differenziata del vetro nel 2015 è stata di circa 30 kg per abitante contro i 29 registrati nel 2014. Valori differenti caratterizzano le diverse aree del Paese con eccellenze che comunque sono distribuite in tutte le regioni. In particolare sono le regioni del Nord-Est a registrare la raccolta pro capite più elevata con 39,7 kg per abitante ed una crescita dell’1,1%. Allineati sono anche i dati del Nord-Ovest dove si è registrata una raccolta di 39,1 kg di vetro per abitante con una crescita dello 0,7%; spicca in particolare il dato della Valle d’Aosta che con 50,1 kg di raccolta per abitante registra anche la migliore performance a livello nazionale.
Nelle regioni del Centro la raccolta differenziata del vetro si attesta a 26,4 kg per abitante; proprio in questa parte del Paese si registra anche il maggior tasso di crescita della raccolta tra il 2014 ed il 2015: +10,9%. Nelle regioni del Sud e nelle Isole maggiori la raccolta pro capite nel 2015 è stata di 19,7 kg in crescita del 5,3% rispetto all’anno precedente. Al sud appartengono anche le due regioni in cui si è registrato il maggior tasso di crescita: in Calabria la raccolta del vetro è passata da 10,1 a 13,1 kg per abitante (+29,5%) mentre in Puglia si è salita da 15,3 a 18,7 kg per abitante (+22,3%).
All’interno di questi dati generali CoReVe ha avviato al riciclo 1.406.000 tonnellate di imballaggi in vetro (+8,8%) pari all’84,6% del totale riciclato in Italia. Un risultato frutto di un lungo lavoro sviluppato attraverso convenzioni con gli enti comunali o i gestori della raccolta. La rete del CoReVe compre ben 6.812 comuni (pari all’84,7% del totale) e serve circa 55,6 milioni di cittadini (pari al 91,5% del totale).
L’importanza di differenziale il vetro
Dai dati fin qui presentati si può osservare come nel 2015 la crescita quantitativa della raccolta differenziata del vetro (+3,5%) sia stata leggermente superiore rispetto alla crescita del materiale effettivamente riciclato (+2,9%). Questa discrepanza è in parte dovuta ad una limitata attenzione dei cittadini nel selezionare i materiali da inserire nella raccolta del vetro. Molti rifiuti infatti pur contenendo parti in vetro non dovevo essere inseriti nella raccolta differenziata del vetro ma avviati a processi di smaltimento differenti. Uno degli slogan di una campagna comunicativa del CoReVe recita infatti “Bottiglia e vasetto, questo è il binomio perfetto. Per tutto il resto, cambia cassonetto!“; un motto semplice per sottolineare che la differenziata per il vetro deve contenere principalmente vetro ad uso alimentare.
Una pagina del sito CoReVe fornisce ulteriori dettagli elencando una serie di ‘falsi amici’, vale a dire rifiuti che spesso vengono erroneamente inseriti nei contenitori per la raccolta differenziata del vetro quando invece andrebbero destinati in maniera differente. Tra questi in particolare troviamo:
- Lastre di vetro: i vetri di finestre e porte, i piani di cristallo e in generale le grandi superfici in molti comuni vanno trattati come rifiuti ingombranti.
- Ceramica: la ceramica finisce spesso nel circuito di raccolta del vetro. Un errore dovuto in parte al fatto che prodotti come il vetroceramica sono molto simili per colore e trasparenza al vetro. In generale piatti, tazzine e vasellame devono essere eliminati nell’indifferenziata anche perché la loro presenza nella differenziata del vetro può compromettere il processo di riciclo. Un discorso simile vale anche per il cristallo.
- Lampadine: pur essendo costituite in gran parte di vetro, la lampadine al neon esaurite vanno riportate nei negozi che ne gestiscono la raccolta.
- Schermi tv e monitor: come per le lampadine questi rifiuti possono essere consegnati ai negozi ne gestiscono il ritiro.
A parte queste considerazioni di ordine generale, si dovrà comunque fare riferimento al piano di raccolta differenziata predisposto dal proprio comune che contiene l’elenco dei rifiuti da conferire nel contenitore del vetro.
I vantaggi del riciclo del vetro
La corretta gestione della raccolta e del riciclo del vetro genera un processo positivo per l’economia e la società. A livello economico CoReVe nel solo 2015 ha corrisposto circa 68 milioni di euro ai comuni aderenti al consorzio. Per gli enti comunali a questo vantaggi diretto si sommano le minori spese per il conferimenti in discarica del vetro con un risparmio stimato in 194 milioni di euro.
Nell’ottica di una economia circolare il riciclo del vetro ha permesso di risparmiare l’estrazione di 3.050.000 tonnellate di materie prime e di risparmiare l’equivalente energetico di 318 milioni di metri cubi di gas metano. Il riciclo del vetro inoltre ha evitato l’immissione in atmosfera di 1.875.000 tonnellate di CO2.
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