La gente non fa la raccolta differenziata? E allora la politica risponde con la tecnologia. L’ultima trovata nel campo dell’ambientalismo sono i sacchetti “intelligenti”. Sono stati introdotti questa settimana a Torre del Greco, in provincia di Napoli, e saranno il volano del nuovo modo di gestire i rifiuti in una zona tristemente nota per i sacchetti bruciati per le strade in cui c’è più immondizia che persone.
L’iniziativa è stata voluta dai vertici comunali e, se dovesse funzionare, potrebbe essere replicata anche in Comuni più grandi. Ma come funziona? Da ieri sono stati aperti 3 uffici in cui i cittadini si possono recare per ritirare i sacchetti per la carta, la plastica, l’umido e l’indifferenziato. Ma questi sacchetti non differiranno tra loro solo per il colore, come avviene in tutta Italia, ma perché avranno su stampato un codice. Quando un rappresentante di una famiglia si reca a ritirare i sacchetti, gli viene associato ad un codice a barre.
I controlli verranno effettuati in una fase successiva per verificare se la differenziata viene effettuata veramente da ogni famiglia, e se viene fatta correttamente, in modo da sanzionare chi ad esempio nell’umido mette la plastica o conferisce tutti i tipi di rifiuti nell’indifferenziata.
Procederemo innanzitutto a una serie di controlli con il fine iniziale di “correggere” eventuali errori nelle procedure di differenziazione. Certo, se dovessero emergere gravi irregolarità saremo pronti anche a passare ad azioni più incisive
ha spiegato Francesco Balestrieri, assessore all’Ambiente di Torre del Greco. Probabilmente sarebbe ancora più incisivo controllare chi la differenziata proprio non vuol farla, ma almeno è un inizio. Oggi il tasso di raccolta differenziata nel Comune di Torre del Greco è al 42,72%. L’obiettivo è di fermare il calo (fino a due anni fa era superiore al 45%) e portare queste percentuali a livelli molto più elevati.
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