Ottobre è il mese dedicato alla raccolta differenziata con l’iniziativa avviata dal Conai Raccolta 10+ che cerca di sensibilizzare i cittadini non solo sulla quantità, quella bene o male c’è, ma sulla qualità della selezione. Non basta infatti fare la differenziata, bisogna farla bene per avviare al riciclo materiali il più possibile idonei al riutilizzo ed all’estrazione delle materie prime.
Un italiano su due, ed è una notizia incoraggiante, pensa d’altra parte che differenziando si possa risolvere l’annosa questione dello smaltimento dei rifiuti, un problema davvero angosciante per molte regioni italiane, pensiamo alla Campania ma anche al Lazio.
E gli agricoltori cosa ne pensando della differenziata? Quali le prospettive di sviluppo ed utilizzo delle sostanze riciclate nel loro settore?
Si esprime a proposito la Cia-Confederazione italiana agricoltori, insistendo soprattutto, ed ovviamente, sul compost come fertilizzante:
Da una raccolta differenziata e organizzata dell’umido, si potrebbe ottenere molto più compost per concimare i terreni, evitando l’uso di fertilizzanti chimici. E favorendo, di conseguenza, un’agricoltura più ”naturale” e ”a impatto zero” sull’ambiente. Senza contare lo sgravio dei costi produttivi, visto che il compost ha un prezzo inferiore rispetto ai concimi industriali.
Meno costi, prodotti più sani, un impatto più basso sull’ambiente. Ci guadagnano tutti, insomma, ambiente, agricoltori e consumatori. D’altra parte ai coltivatori il compost piace:
Ad oggi, spiega infatti la Cia, sempre più imprenditori agricoli considerano il compost come lo strumento più adatto anche per ripristinare la fertilità dei terreni e permettere la crescita di coltivazioni che meglio si adattino al clima mediterraneo, soprattutto orticoltura e frutticoltura. Eppure, nonostante questo bisogno di organico, le sostanze biodegradabili trattate negli impianti di compostaggio sono poco più di 2,5 milioni di tonnellate, ovvero appena l’8 per cento degli oltre 31 milioni di rifiuti urbani prodotti in Italia.
Secondo un sondaggio della CIA la differenziata è vista come soluzione ai rifiuti dal 43% degli italiani a fronte di un 15% che opterebbe per i termovalorizzatori.