Ci eravamo occupati tempo fa di un fenomeno, denominato sindrome di Quirra, per cui si sospettava un alto tasso di inquinamento dietro i picchi di malformazioni nei neonati, linfomi e leucemie tra la popolazione. Ora il responsabile potrebbe essere stato individuato: è l’uranio. In particolare l’isotopo 238, meglio conosciuto come uranio arricchito.
In particolare sarebbero ben 5 le cassette ritrovate in un magazzino (con rilevazioni di radioattività di 5 volte superiori alla norma) nell’area del poligono di tiro del Salto di Quirra, le quali sono state scoperte insieme a parti di missili e radiobersagli, tutti materiali radioattivi, spuntati da sotto terra in seguito ad una forte pioggia che ha smosso il terreno e fatto scoprire questo macabro “tesoro”.
Ma purtroppo le cattive notizie per gli abitanti dell’area non finiscono qui. Infatti anche in mare sono stati trovati materiali radioattivi usati dall’Areonautica tedesca negli anni ’60 e ’70, e abbandonati lungo le coste sarde come se fossero materiali inermi. Le cassette, insieme a documenti ed altri materiali utili all’indagine, sono stati sequestrati ed inviati alla Procura di Lanusei da cui era partita l’inchiesta.
Ad aggravare ulteriormente la situazione, come se ce ne fosse bisogno, è il sospetto che oltre al materiale radioattivo, dietro l’insorgere di diverse patologie nella popolazione, ma anche fra i militari, ci sarebbero le polveri sottili che le esplosioni degli ordigni utilizzati nelle esercitazioni potrebbero aver sollevato. A causa loro si sospetta che miliardi di nanoparticelle si siano espanse nell’aria, andando a contaminare i terreni circostanti ed entrando nella catena alimentare, finendo col far ammalare gli animali e soprattutto decine di sardi che sin dagli anni ’90 stanno denunciando questa situazione.
Purtroppo, nonostante i ritrovamenti, le denunce e le imposizioni della Procura, pare che si continui a sparare, il poligono di tiro non è mai stato chiuso, e così le attività militari, che minano la salute di migliaia di persone, continueranno ancora per chissà quanto tempo.
Anonimo 28 Febbraio 2011 il 1:35 pm
A me, sembra sia terrorismo mediatico, con la funzione di far vendere i quotidiani della regione
Ugo 16 Marzo 2011 il 10:50 am
Le cassette contengono componenti di radar usati anche in ambito civile… Ho visto il video della conferenza del 10 Marzo presso Perdasdefogu del Dott. Cocco, i dati mi sono sembrati piuttosto tranquillizzanti, e si è parlato proprio di incidenza di tumori e malattie varie sul territorio, sinceramente incomincio ad avere qualche dubbio su questa “sindrome di quirra”. Per quanto riguarda le malformazioni negli animali è noto da tempo quali sono gli effetti del vaccino della lingua blu. Per quanto riguarda la pericolosità delle radiazioni rilevate: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/03/04/news/il-fisico-radioattivita-nessun-problema-3595435
Paola Pagliaro 16 Marzo 2011 il 1:20 pm
Solo allarmismo, dunque? Certo è che trattandosi di una patata bollente, chiunque ne sia responsabile, non si farà certo avanti dicendo: sono stato io!