Dopo avervi aggiornato in questi ultimi giorni sull’emergenza inquinamento che ha colpito Porto Torres in seguito allo sversamento di olio combustibile dagli impianti E.On, restiamo in Sardegna per seguire gli sviluppi di un’altra triste vicenda di contaminazione ambientale che ha risvolti pesanti sulla salute pubblica dei cittadini sardi: quella che riguarda il poligono di Quirra.
Due settimane fa avevamo sentito in merito Stefano Deliperi, presidente del Gruppo d’Intervento Giuridico e di Amici della Terra, che ci aveva aggiornati sulle ultime analisi compiute dalla Asl nell’area delle esercitazioni e su quella che può essere definita una sindrome di Quirra provocata dai contaminanti rilasciati dalle armi utilizzate: aumento di leucemie e linfomi tra i pastori, malformazioni, aborti. Dati confermati da esperti in nanopatologie che da anni studiano il fenomeno, come la dottoressa Antonietta Morena Gatti.
Notizia di queste ultime ore è che il procuratore Domenico Fiordalisi ha ordinato l’interruzione dei bombardamenti a tempo indeterminato. Il sequestro di otto bersagli è avvenuto giovedì, a cura della sezione omicidi della Mobile di Nuoro.
Eh già, perché le accuse presenti nel fascicolo pesano come macigni: omicidio plurimo, violazioni ambientali, omissione d’atti d’ufficio in relazione ai controlli sanitari.
La Procura sospetta che tra la sessantina di morti sospette di pastori e militari in servizio a Perdas alcune siano riconducibili alle attività del poligono.
Ora si procederà con tutti i controlli del caso, cercando di stabilire chi spara, a che distanza da pascoli e case e soprattutto cosa spara, se ci sono tracce di uranio impoverito, metalli sporchi, antimonio, cobalto.
I dati diffusi dalla Asl sono a dir poco allarmanti e giustificano i seri provvedimenti adottati dalla Procura: pensate che tra i 150 abitanti di Quirra e i 2600 che conta Escalaplano, negli ultimi dieci anni, sono nati 20 bambini con gravissime malformazioni, il 65% dei pastori si è ammalato di leucemie e linfomi, 21 pastori sono morti per tumori al sistema emolinfatico così come un numero imprecisato di militari ha trovato la morte a causa di rare forme di cancro.
[Fonte: Lanuovasardegna.gelocal.it]