Ce l’abbiamo fatta o meglio non ce l’hanno fatta, ad eliminare, provandole proprio tutte, il quesito sul nucleare dal voto del 12 e 13 giugno prossimo.
La Consulta ha infatti deciso, con voto unanime, che il quesito riformulato dalla Cassazione, dopo le travagliate vicende legate al Decreto Omnibus, è ammissibile. Questa mattina la Consulta ha ascoltato i promotori referendari nella persona del professor Alessandro Pace e l’Avvocatura dello Stato per il Governo. Poi la decisione.
Le motivazioni, redatte dal giudice Giuseppe Tesauro, saranno depositate in giornata. Ieri, Alfonso Quaranta, neoeletto presidente della Consulta, aveva sorpreso tutti dichiarando che, secondo il suo giudizio personale, non era nei poteri della Corte fermare il referendum sull’atomo:
La Corte Costituzionale non ha questo potere. La nostra decisione arriverà a breve.
Ed è arrivata, come un arcobaleno su un cielo troppo fitto di nuvole qual è lo scenario che fa da sfondo a quella che ormai è divenuta una battaglia per potersi esprimere, una corsa ai seggi con tutti i mezzi a disposizione: c’è chi mette a disposizione la propria auto, il taxiquorum, per dare un passaggio a chi non potrebbe altrimenti raggiungere le urne, chi cerca di informare dell’esistenza di un referendum a voce più alta di come fanno i primi canali quando li pigi sul telecomando, chi invita a votare a prescindere dalle proprie posizioni in merito ai temi in ballo, perché l’astensionismo non è un’opinione e bisogna raggiungere il quorum.
Non ci aspettiamo ulteriori colpi di scena, a questo punto. Domenica e lunedì si vota per il nucleare, per i due quesiti sull’acqua e per il legittimo impedimento, quest’ultimo è un tarlo per il Presidente del Consiglio, dicono i maligni, quello che ha scatenato la paura dell’affluenza al voto generata dalla domanda sull’atomo. Ma il Premier, in queste ultime ore, ha detto di non temere nessuno dei quesiti. Non si direbbe a giudicare dal trambusto per boicottare quello sul nucleare. Ad ogni modo, bando alle polemiche. Si vota: a distanza di pochi giorni dal 12 finalmente la certezza è arrivata, ed è questo che conta.
