L’istituto di ricerca ha effettuato questo sondaggio su un campione di 1501 persone che vanno dai 15 ai 60 anni. Da qui è emerso che sono il 25% quelli che si oppongono alla caccia, mentre il 31% la sostiene, ma solo nelle proprie acque.
Gli attivisti di Greenpeace, in questi ultimi 22 anni, hanno raccolto moltissimi dati sulle balene, senza nemmeno sfiorarne una, e si sono dati da fare per fermare questa mattanza.
Il primo provvedimento è stato di bloccare le navi carburante che rifornivano le baleniere, con successo.
Peccato però che gli attivisti siano lasciati al loro destino, dato che gli organismi internazionali non gli danno una mano, e le altre nazioni, compresa l’Italia, non si mobilitano per non rovinare i rapporti con il Giappone.
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