Anche la Regione Puglia nei giorni scorsi, a livello di Amministrazione, è intervenuta sulla questione relativa alla messa a punto del nuovo Conto Energia, il quarto. La Puglia, lo ricordiamo, è la Regione leader in Italia per potenza installata, ragion per cui il tema sta a cuore all’Amministrazione visto che la green economy rappresenta uno dei volani per la crescita e per lo sviluppo del nostro Paese nel medio e nel lungo termine.
Non a caso le Regione Puglia ha già messo a punto delle proposte di emendamenti da andare a presentare nei prossimi giorni al Governo al fine che poi si possa arrivare ad una correzione dello schema di Decreto che fisserà i tempi, i modi di fruizione ed i livelli delle tariffe incentivanti riconosciute agli impianti, grandi, medi e piccoli, che producono energia pulita sfruttando l’inesauribile fonte solare.
Nel dettaglio, la Regione Puglia, in linea con la posizione di parecchie Associazioni nazionali della filiera del fotovoltaico, chiede innanzitutto che già dal 2012 per le incentivazioni venga adottato il modello tedesco. Inoltre, occorre secondo la Regione Puglia, e non solo, andare a salvaguardare gli investimenti nel fotovoltaico che sono stati già avviati, e non porre alcun limite di potenza al solare-fotovoltaico sui tetti, ovverosia per quegli impianti di piccola potenza che sono integrati parzialmente o integralmente, e che chiaramente non consumano suolo così come avviene, invece, per gli impianti fotovoltaici di taglia industriale. Trattasi del cosiddetto fotovoltaico strutturato che è in grado di assicurare alle famiglie ed alle imprese l’autoconsumo di energia ed il risparmio economico ed ambientale.
Gli emendamenti messi a punto dalla Regione Puglia, in accordo con quanto dichiarato da Loredana Capone, vicepresidente e assessore regionale allo Sviluppo economico, emergono da un accordo con le Associazioni della filiera della energie rinnovabili a seguito di una lunga riunione dopo quella in sede di Conferenza delle Regioni.
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