L’approvazione, dopo tanto attendere, del Decreto sul quarto Conto Energia da parte del Consiglio dei Ministri non ha spazzato via i rischi legati allo sviluppo futuro del comparto delle rinnovabili in Italia, ed in particolare del fotovoltaico. E’ questa, in estrema sintesi, la posizione della Confartigianato la quale, non a caso, afferma che “restano ancora a rischio gli investimenti futuri e l’occupazione“.
Congiuntamente Giacomo Basso, Presidente di Casartigiani, Ivan Malavasi, Presidente di Cna, e Giorgio Guerrini, Presidente di Confartigianato, sottolineano come da un lato gli investimenti in corso sulle rinnovabili possano sbloccarsi a seguito dell’assenza di limiti imposti alla potenza elettrica installata, ma dall’altro l’aver cambiato le regole in corsa rischia di penalizzare un comparto che è sia giovane, sia promettente. Stiamo parlando di un settore rappresentato in Italia da ben 85 mila imprese che danno lavoro a 150 mila persone con prospettive di crescita occupazionale se chiaramente le condizioni rimarranno favorevoli.
E proprio per questo i Presidenti di Cna, Casartigiani e Confartigianato, rivolgendosi all’MSE, il Ministero dello Sviluppo Economico, hanno chiesto che si attivi con le Organizzazioni imprenditoriali un confronto in vista del piano strategico nazionale per l’energia. Questo al fine da un lato di risparmiare e razionalizzare le risorse pubbliche, e dall’altro “rendere equo e trasparente il mercato e a correggere gli squilibri che finora hanno penalizzato le piccole imprese“.
Non a caso l’approvazione del Decreto sul quarto Conto Energia non è stata accolta con un plauso da parte di tutte le imprese che in Italia operano nella filiera del fotovoltaico. In particolare, c’è chi spera che ora almeno il quarto Conto Energia duri, e che non ci siano nuovi cambi in corsa, mentre altre imprese, a seguito delle persistenti incertezze, hanno preferito dirottare gli investimenti fuori dal nostro Paese.
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