Il GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, aderente a Confindustria ANIE, prendendo a riferimento le indiscrezioni di stampa sui contenuti relativi alla bozza di decreto per le incentivazioni sulle rinnovabili, ha espresso una forte preoccupazione. Questo perché, se le indiscrezioni fossero confermate, le nuove tariffe, secondo il GIFI, “andrebbero totalmente contro lo sviluppo del mercato fotovoltaico“.
Di conseguenza, il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane auspica nel contempo nella responsabilità di Paolo Romani, il Ministro allo Sviluppo Economico, affinché il nuovo sistema di incentivazioni per il fotovoltaico da mettere a punto con il nuovo Conto Energia, il quarto, “permetta all’Italia di arrivare alla piena competitività“. A rischio, in base ai livelli di incentivazione che la stampa in queste ore sta riportando, sarebbero sia i diritti già acquisiti, sia gli investimenti delle imprese della filiera che sono in corso. Ma come sono strutturate queste nuove incentivazioni?
Ebbene, proprio il GIFI/Anie con una nota fa presente come il Governo sembra abbia intenzione di applicare le nuove tariffe già dal prossimo 1 giugno 2011, così come, stando alle indiscrezioni, verrebbero introdotti dei limiti rigidi alla potenza fotovoltaica incentivabile sia per l’anno in corso, sia per tutto il 2012.
Secondo quanto dichiarato dall’ing. Valerio Natalizia, Presidente del Gifi, la proposta del Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane è quella di mantenere le attuali incentivazioni in conto energia fino 30 settembre 2011, e poi introdurre per l’ultimo quarto dell’anno una riduzione ma senza andare a fissare dei limiti rigidi alla potenza incentivabili. Solo così, come sopra accennato, secondo il GIFI si possono preservare i diritti acquisiti e non penalizzare gli investimenti in corso in un mercato chiave per il nostro Paese, qual è quello del fotovoltaico, che miri a coniugare l’importanza dello sviluppo sostenibile con quello del contenimento dei cosiddetti costi di sistema, ovverosia il finanziamento delle incentivazioni tariffarie attraverso il prelievo sulle bollette energetiche.
Edoardo calderone 13 Aprile 2011 il 5:26 am
“… Eh… In questo mondo di ladri…”, una volta c’era una canzone che faceva così .
Ma Romani era già in politica ?
Paola Pagliaro 13 Aprile 2011 il 12:09 pm
tutti i nostri politici erano già in politica, no? 🙂 il politico è quel fruttuoso mestiere, forse l’unico ancora a tempo indeterminato 🙂 che si può svolgere da 0 a 100 anni
dimitrio 13 Aprile 2011 il 12:02 pm
non e’ che magari intanto il ministro romani stia montando per se stesso milioni di megawatt di pannelli usando un prestanome,in modo tale che si pappa tutto e quando noi poveri lavoratori pensiamo di optare per il fotovolatico dopo il suo decreto si e’ gia’ arrivati ad un tetto max di potenza,dopo il quale nn ci sono piu’ contributi?…mha…questa italia mi fa schifo…..