In Puglia gli ulivi monumentali sono un elemento fondamentale del panorama ambientale, storico e culturale della regione, ma ora rischiano di perdere la tutela finora attribuita loro. Domani si deciderà per la modifica, o meno, della legge, mentre le associazioni ambientaliste insorgono.
Gli ulivi secolari e monumentali, in Puglia, sono salvaguardati dalla legge regionale di “Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali”, che tuttavia domani potrebbe essere modificata pesantemente consentendo deroghe per il loro abbattimento, danneggiamento ed espianto (nonché commercio). Italia Nostra, il WWf, Legambiente e il Touring Club sono insorti contro questa modifica di comodo che potrebbe mettere a repentaglio il benessere di un elemento assolutamente centrale per la storia, la cultura e l’ambiente pugliese.
La legge per la tutela del 2007 (approvata all’epoca all’unanimità) vede quindi vacillare i principi di protezione sotto l’assalto della nuova politica, non di destra né di sinistra: i voti favorevoli alla modifica sono arrivati da ambo le parti. Perché, ci si chiederà, modificare ora una legge approvata all’unanimità solo pochi anni fa? I motivi, come lamentano le associazioni ambientaliste, non sono particolarmente chiari, ma possiamo chiaramente immaginare che vi siano dietro motivazioni di carattere economico (basti pensare alle possibilità insite nello sfruttamento più libero dei tanti terreni e dei tanti appezzamenti contenenti ulivi monumentali).
La modifica alla legge per la tutela degli ulivi monumentali, infatti, comporterebbe la possibilità di realizzare dei lotti su terreni agricoli senza dover più aspettare il vaglio riguardante il valore paesaggistico. Da Wwf, Legambiente, Touring Club e Italia Nostra è arrivato chiarissimo un messaggio di assoluta contrarietà. Ma la legge rischia davvero di essere modificata, e per di più senza che molti lo sappiano. La vicenda è infatti passata molto in sordina in questo periodo in cui gli occhi di tutti sono puntati altrove. Non resta che aspettare per scoprire se la modifica alla legge per la tutela degli ulivi verrà davvero messa in atto.
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