Enel ha inaugurato questa mattina il nuovo impianto di stoccaggio di anidride carbonica, il primo progetto pilota in Italia, alla presenza del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Il progetto, finanziato per 100 milioni dall’Europa, si pone come obiettivo l’azzeramento delle emissioni di C02. L’impianto, presso la centrale termoelettrica di Cerano, in provincia di Brindisi, entrerà in funzione entro il 2012.
Il piano ecologico con l’obiettivo di azzerare le emissioni di C02 prevede la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera che circonda la città di Brindisi e il trasporto del gas inquinante nel sito di Cortemaggiore, in provincia di Piacenza. Il trasporto mediato dalla società Eni, prevede dpoi l’immagazzinamento dell’anidride carbonica nel sottosuolo in un giacimento di gas ormai in disuso e già utilizzato per lo stoccaggio del metano. Soddisfatti del si del ministero dell’Ambiente e dell’inaugurazione del primo impianto i vertici Enel ed Eni, tra cui Fulvio Conti, amministratore delegato Enel
é un passo importante nello sviluppo delle nuove tecnologie su cui si costruirà il futuro energetico del mondo. Con rinnovabili e nucleare questo tipo di tecnologia, che permette di continuare ad utilizzare combustibili fossili eliminando drasticamente le emissioni di Co2 sarà una delle risposte vincenti alla sfida di avere energia abbondante rispettosa dell’ambiente.
Il gruppo Enel investirà oltre 1 miliardo di euro nel progetto, cifra che comprende la realizzazione dell’impianto di Porto Tolle e la manutenzione dello stabilimento per 10 anni. In parte i soldi saranno finanziati dall’Unione europea all’interno del progetto European Economic Recovery Programme. Dopo il prototipo di Brindisi l’impianto dimostrativo di porto Tolle consentirà la “prima applicazione su scala industriale” della tecnologia Carbon Capture and Storage assicura Livio Vido, direttore ingegneria e innovazione Enel. La società rilancia l’ambiente e l’ecologia con nuovi interventi di riqualificazione ambientale e di applicazioni per la mobilità sostenibile, un buon esempio per gli altri grandi colossi dell’economia, e dell’inquinamento, mondiale.
[Fonte: Ansa]
marco 3 Marzo 2011 il 8:55 pm
ma invece degli impianti di stoccaggio, non sarebbe meglio finanziare i tetti verdi, i giardini pensili e i marciapiedi veri?! Ma perché sti politici fanno solo opere inutili e costose?!
Paola Pagliaro 5 Marzo 2011 il 4:03 pm
Hanno cattivi consiglieri, immagino…dubito che alcuni di loro sappiano cos’è la CO2… in fondo alla domanda su cos’è l’effetto serra un onorevole ha risposto: “è il mondo che si raffredda”!