Da ogni parte del mondo fioccano progetti per la creazione di
auto ecologiche. Ma come saranno le vetture del futuro? O forse la domanda a cui più preme dare una risposta, visti i
prezzi del greggio, è “come” andranno?
A
benzina, a
gasolio, a
idrogeno, a
sundiesel, a
elettricità? Chissà quale tra gli ecocombustibili new generation avrà la meglio, forse tutti, forse soltanto uno…
Intanto in Danimarca è partito
un progetto che trasformerebbe l’
automobile in un
cellulare. Beh, non proprio. In realtà,
Project Better Place, questo il nome dell’ambizioso progetto, prevede l’adattamento anche alle
automobili della
tecnologia impiegata nella
telefonia.

Le vetture elettriche sarebbero fornite di pile al litio, alimentate grazie a fonti di energia rinnovabile.
Ideatore del progetto è l’imprenditore israeliano
Shai Agassi che, promossa l’iniziativa a Gerusalemme, ha poi stipulato un accordo con il governo danese per
la produzione e la vendita di auto elettriche.
Project better Place vede coinvolta anche la
Renault, e il produttore giapponese
Nec, che fornirà le
pile al litio per alimentare le nuove auto ecologiche.
Ma
le batterie non saranno l’unica cosa in comune con il cellulare. Sembra infatti che il proprietario della vettura firmerà un
contratto, simile a quelli di telefonia, con il quale si assicurerà l’abbonamento alle pile e la
ricarica delle stesse, senza doversi più occupare personalmente in futuro della loro manutenzione.
Il prezzo delle batterie varierà in base ai chilometri percorsi, calcolati grazie ad una
connessione wireless, mentre il prezzo totale dell’auto si baserà sulla durata del contratto.
Se il progetto andasse bene, e si vendessero molte auto di questo tipo, nelle stazioni di rifornimento ma anche nei parcheggi pubblici ci dovrebbero essere
colonnine di ricarica.
L’obiettivo è quello di rendere sempre più competitivo il mercato delle auto elettriche, per garantirne la crescita. Ma non è solo la Danimarca ad essere impegnata su questo fronte. In Italia,
H2 Roma, iniziativa nata dall’unione di ricercatori dell’Università “La Sapienza” di Roma, del Cnr ed Enea, promuove da anni uno sforzo verso le
emissioni zero, con l
‘idrogeno come fonte di energia pulita.
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via]
Tanti progetti ma nessuno attuato.
L’auto pulita potrebbe uscire anche domani, il problema sono i petrolieri mafiosi.
Sono altri a comandare. Non certo i nostri politici.