All’infinito processo Eternit si aggiunge un nuovo capitolo con la morte di uno dei principali condannati: il barone Louis De Cartier. La lunghezza del processo ha sempre preoccupato le vittime anche per questa possibilità: la morte del barone condannato a 16 anni per le stragi causate dall’amianto estingue, secondo il legale, gli 80 milioni di euro di provvisionale alle parti civili).
Nel processo Eternit è successo ciò che alcuni avevano previsto già da tempo: uno degli ormai anziani condannati, il barone belga Louis De Cartier è deceduto mentre a Torino continua il processo di appello. E il legale del barone, Cesare Zaccone, spiega:
La morte dell’imputato estingue il processo. Quindi vengono meno tutte le disposizioni della sentenza di primo grado, comprese quelle che si riferiscono alle parti civili.
E adesso come andrà a finire? Gli 80 milioni di euro circa dovuti dal barone alle parti civili saranno risarciti alle vittime oppure no? Occorre considerare che una parte di questi era a carico di una delle tante società facenti parte della Etex. Bruno Pesce, coordinatore dell’Associazione dei familiari delle vittime dell’amianto, ha dichiarato che si continuerà ad andare avanti, “non per accanimento ma per dovere”. E ha aggiunto:
I nostri legali, per adesso, ritengono che resteranno validi gli obblighi della società Etex, quella direttamente riconducibile a De Cartier, anche se forse sarà necessaria una causa civile. Si vedrà. Il nostro messaggio, comunque, è di tenere duro e di continuare su questa strada.
Bruno Pesce ricorda che a Casale Monferrato, dove era sito il maggiore impianto dell’Eternit, di contano più di 1800 morti e 50 nuovi malati ogni anno. Quando giungerà a conclusione questo gigantesco, discusso, criticato processo? Per il momento l’unica data che si può fornire è quella del 3 giugno 2013, giorno in cui si raggiungerà a Torino il verdetto del processo d’appello.
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